Alessandro Borghese è disperato: “Non è possibile! Sono sconcertato”. Lo chef ha perso le speranze

Il noto chef Alessandro Borghese è molto turbato, non riesce proprio a darsi una spiegazione e questo suo malessere si sta ripercuotendo sulla sua attività. Ma cosa succede? 

Siamo abituati a vedere lo Chef Alessandro Borghese sempre con il sorriso sulle labbra, con le sue famosissime trasmissioni ci ha fatto compagnia nei momenti più disparati delle nostre vite. Ora qualcosa lo turba profondamente e non riesce a dare una spiegazione a tutto questo.

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Purtroppo tutto ha avuto inizio con il Covid-19, la pandemia non solo ha modificato i nostri stili di vita ed ha messo in ginocchio intere Nazioni sull’aspetto sociale ed economico, ma ha inciso negativamente anche a livello lavorativo. In che modo?

“Non trovo personale, oggi nessuno vuole più lavorare” confessa Borghese

Colloquio lavoro
Colloquio lavoro – Foto da Pixabay

Nessuno vuole più lavorare in un momento di crisi mondiale, sembra un controsenso ma è la pura verità. Alessandro Borghese, noto Chef arrivato alla ribalta grazie a dei fortunati programmi televisivi e alle sue competenze in cucina, non riesce a credere al fatto che i giovani non vogliano più lavorare.

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Non trovo personale, oggi nessuno vuole più lavorare in un ristorante. I ragazzi non accettano che fare lo chef sia faticoso e sottopagato” dice Borghese con rammarico. Lo Chef sa molto bene cosa vuol dire fare gavetta, dopo essersi diplomato all’Istituto Alberghiero, ha girato per anni mezzo mondo, pur di affinare le sue tecniche in cucina, scoprire nuovi sapori ed arricchire le sue idee con nuovi spunti e prodotti.

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Borghese non se lo spiega, “Prima del Covid-19 i ragazzi facevano la fila fuori ai ristoranti pur di lavorare, ora non c’è nessuno” dice con aria triste, “Purtroppo sono cambiate le abitudini, la gente si è reinventata dopo la pandemia e i giovani non sono inclini al sacrificio”. 

La situazione che lamenta Borghese è diffusa in tutta Italia, moltissime attività sono costrette a chiudere proprio perché carenti di personale.

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