Bonus 200 euro per 2 volte ad una categoria in particolare. Si attendono ancora istruzioni per i professionisti con Partita Iva

Contano i giorni i circa 31 milioni e mezzo di italiani per avere il bonus di 200 euro. È una tantum, dunque erogata solo una volta, ma vista la situazione inflazionistica che stia vivendo si tratta di una manna dal cielo. Previsto nel Decreto aiuti, i 200 euro sono erogati proprio per aiutare gli italia a far fronte all’aumento dei prezzi.
Un sostegno per molti ma non per tutti. Hanno diritto i lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito di massimo 35mila euro all’anno. In seconda battuta il decreto ha previsto di dare il beneficio anche ai percettori del Reddito di cittadinanza e ai disoccupati che hanno diritto all’assegno Naspi.
Per queste categorie l’accredito avviene in modo automatico, senza fare domanda. Al massimo, in modo particolare i lavoratori, dovranno inviare al datore di lavoro l’autodichiarazione dove firmano che in casa nessunpercepisce il Reddito di cittadinanza.
Bonus anche per i collaboratori domestici, ma nel loro caso bisogna prestare la domanda. Vediamo chi sono gli esclusi e chi, invece, addirittura può prendere il bonus due volte.
Bonus 200 euro: chi due volte chi aspetta ancora
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È il caso dei lavoratori autonomi iscritti a due diverse casse previdenziali. Per loro il bonus raddoppia vista che possono chiederlo due volte. Ma per poterlo fare è necessario che ci sia la soddisfazione di alcune condizioni specifiche.
Avere una regolare iscrizione alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza social e agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. Non devono aver fruito dell’indennità una tantum che è prevista per i lavoratori dipendenti, per i pensionati o per le altre categorie di lavoratori come prevede l’art. 32 del decreto e rispettare i limiti di reddito imposti.
Chi non deve fare domanda
Ricordiamo che avranno diritto al bonus diretto senza dover fare domanda i lavoratori dipendenti pubblici, i privati (con autocertificazione), pensionati, titolari di reddito di cittadinanza e lavoratori dello spettacolo. In questo ultimo caso però nel corso del 2021 i lavoratori che hanno ricevuto il bonus 2.400 euro previsto dal Decreto Sostegni e che abbiano versato almeno 50 contributi giornalieri. Infine i disoccupati con Naspi e Discoll.
Restano invece ancora i attesa i titolari di Partita Iva iscritti a una cassa di previdenza della propria professione. Il Decreto aiuti prevede il bonus anche per loro ma mancano le istruzioni e non si sa nemmono se saranno 200 euro.