Conto Corrente, arriva un addebito imprevisto: come fare per evitarlo

La settimana a cavallo tra il 4 ed il 10 aprile si apre in modo spiacevole per milioni di titolari di conto corrente: arriva un addebito imprevisto. Tre consigli su come fare per evitarlo la prossima volta

Conto Corrente
Conto Corrente (Foto Twitter)

Non inizia nel migliore dei modi la settimana che ci introduce alla Festività della Pasqua. Per molti titolari di conto corrente, infatti, quello che accade lunedì 4 aprile rischia di avere effetti spiacevoli sull’umore e sulle tasche.

Ma di che parliamo? Parliamo del fatto che, alla mezzanotte di lunedì 4 aprile, è stato effettuato su milioni di conti corrente un prelievo di 34,20 euro. Non una cifra enorme ma nemmeno una bazzecola. Se ci pensiamo bene è il costo di una intera settimana di pranzi al lavoro o se preferite il costo per andare in pizzeria per due persone.

Ma perché questa cifra è stata prevelevata dai conti correnti? Facciamo un passo indietro e voliamo al Decreto Legge Salva Italia, poi convertito in legge, varato dal Governo presieduto da Mario Monti nel dicembre del 2011 ed entrato in vigore nel gennaio del 2012.

In quel decreto si specificava che, in funzione solidale, in reatà per dare fiato all’economia italiana devastata dagli ultimi mesi del Governo Berlusconi e del volo dello spread, venivano prelevati ogni tre mesi 8,55 euro.

Il prelievo avveniva per i conti correnti intestati a persone fisiche la cui giacenza media era superiore ai 5000 euro. Nello stesso decreto era previsto anche un prelievo di 25 euro, sempre a trimestre, a carico deii conti correnti intestati a persone giuridiche.

Conto Corrente, come evitare l’addebito imprevisto

Passaggio di fondi
Passaggio di fondi (Foto Twitter)

Con il tempo molti istituti di credito anzichè fare un prelievo di 8.55 ogni tre mesi hanno preso il malvezzo di prelevare 34.20 euro l’anno. Quello che è accaduto oggi. Ma come si può evitare la prossima volta questa tassa di fatto occulta?

Secondo gli esperti delle associazioni per la tutela dei consumatori ci sono tre possibilità per evitare di sforare la giacenza media di 5000 euro l’anno.

La prima è quella di aprire un conto corrente a nome di un familiare e di farvi transitare la cifra in eccesso. La seconda è quello di aprire il conto in un istituto che si esplicitamente carico dell’imposta. La terza è quella di investire le cifre eccedenti acquistando azioni o meglio ancora obbligazioni garantite. Fate un nodo al fazzoletto per il prelievo del 1 aprile 2023, quello del 2022 ormai è andato.

Impostazioni privacy