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Whatsapp down: gli utenti invocano Elon Musk

Pubblicato da
Giuseppe

Whatsapp down nella giornata di venerdì e il fondatore di Tesla, e prossimo patroni di Twitter, viene invitato a fare il nuovo investimento

Foto social

Se si ferma Whatsapp oggi si ferma il mondo. Salta la possibilità di prendere appuntamenti con gli amici, non si possono inviare importanti messaggi e file di lavoro, insomma, non si fa più nulla.

Oramai siamo in miliardi che ogni giorno usiamo l’app in tutto il pianeta e che abbiamo traferito le nostre vite sullo smartphone. Per tale motivo tutto resta bloccato in caso di malfunzionamento.

È successo nella giornata di venerdì 29 aprile ma per fortuna il down è durato poco, circa un’ora. La stessa azienda dal proprio canale Twitter si è rivolta ai propri utenti dicendo che potrebbero essere riscontrati dei problemi e che si stava lavorano per risolverli.

Secondo Down Detector, che monitora i problemi del web, il 64% del malfunzionamento ha riguardato l’invio dei messaggi. Molti utenti hanno cominciato a usare le chat di altre app come Telegram e sono “ritornati” a parlare anche su Facebook.

Whatsapp down, gli utenti vogliono Musk a capo dell’azienda

Molti si sono rivolti direttamente a Twitter e in particolare a Elon Musk, fondatore di Tesla che detiene le quote minoritarie di Twitter, ma ancora per poco. È proprio la notizia della settimana nel campo dei social e della tecnologia che il supericco comprerà il 100% di Twitter. Dopo l’offerta formulata a inizio aprile, nei giorni scorsi il consiglio della piattaforma ha accetto.

Leggendo alcuni commenti Musk è dunque per molti l’uomo che può salvare Whatsapp che spesso cade in disservizi. Tanti i Tweet dove si invita l’imprenditore a comprare l’app.

Musk alla notizia che la sua offerta è stat accetta ha twittato che spero che restino sul social proprio i suo detrattori perché questo significa libertà di parola. Il principio che ha mosso l’imprenditore nell’avviare la colossale iniziativa, secondo quanto ha dichiarato, è proprio garantire il diritto alla libertà di parola.

L’operazione costerà infatti 44 miliardi di dollari ma “solo” – per modo di dire –  21 miliardi sono suoi, cioè provenienti dal patrimonio personale. I restanti 25 saranni eraogati grazie a un prestito della Morgan Stanley. Facendo i conti significa che il patroni di Tesla spenderà 54,20 dollari ad azione.

Giuseppe

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