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Risparmio

UE e le linee guida del risparmio energetico domestico

Pubblicato da
PAOLA FERRARO

UE coinvolge i propri cittadini con le linee guida del risparmio energetico da seguire in ogni casa europea.

(foto Instagram)

UE è sempre più attenta al risparmio dei propri concittadini in campo energetico a maggior ragione in questo periodo storico che vede il protrarsi del conflitto in Ucraina, la crisi post pandemica, l’inflazione al galoppo e tutti i conseguenti aumenti dei prezzi delle materie prime energetiche. Il caro benzina ha messo a dura prova l’ Europa e la svolta green auspicata ora è indispensabile. L’Agenzia Internazionale dell’energia e della Commissione Europea hanno di fatto coinvolto ogni cittadino appartenente all’UE a fare la propria parte nell’obbiettivo comune del risparmio.

L’Unione Europea sta elaborando un quadro relativo alla nuova direttiva sull’efficienza energetica con un raggio temporale orientato al periodo 2020-2030. La volontà e la linea tracciata da seguire implicano il consolidamento e il potenziamento delle misure già programmate nel decennio precedente 2010-2020 che hanno già prodotto diversi benefici. Gli edifici consumano circa la metà rispetto agli anni ’80 e si registra che ogni nucleo familiare risparmia circa 465 euro ogni anno e l’industria fa segnare un meno 19% dell’intensità energetica.

UE: linee guida proposte e obbiettivi per la nuova direttiva

(foto Instagram)

La cultura del risparmio energetico sta piano piano raggiungendo ogni cittadino europeo e gli ultimi avvenimenti hanno accelerato il processo già avviato sul risparmio domestico. Su questa falsa riga arrivano le indicazioni della Commissione Europea con alla base tre obbiettivi da raggiungere nel prossimo decennio. La riduzione del 40% delle emissioni gas serra rispetto al 1990, l’utilizzo di almeno il 27% di energia ricavata da fonti rinnovabili rispetto al totale dell’energia consumata, e il taglio del 25% dei consumi energetici.

Tali misure hanno come obbiettivo garantire un futuro sostenibile dal punto di vista climatico e in parallelo mantenere prezzi accessibili per il costo dell’energia per le piccole imprese, le industrie e i consumatori. Il piano per l’efficienza energetica inoltre produrrà una auspicabile crescita economica grazie al rilancio del mercato occupazionale sia nel settore trasporti che nel volano rappresentato dall’edilizia.

Il risparmio domestico è uno dei contributi più impattanti alla tutela del pianeta e l’ambiente su cui è orientata l’Unione Europea. Con i piccoli accorgimenti e i comportamenti che ognuno di noi può svolgere quotidianamente. Cambiare le proprie abitudini comporta piccoli miglioramenti che sommati generano un aumento del risparmio generale. Viene da sé che la riduzione dei consumi di luce e gas è il primo passo verso questo obbiettivo a lungo termine.

I consigli derivanti dalle linee guida impostate dall’Unione Europea si concretizzano su piccoli gesti quotidiani come ridurre il termostato di un grado per il riscaldamento. Al termine dell’anno il risparmio ottenuto sarà di rilievo. Altro accorgimento opportuno è la riduzione del consumo di carburante che attualmente viene impiegato per gli spostamenti tra casa e lavoro. La pandemia ha già promosso lo smartworking e il suo utilizzo può essere visto come un ulteriore contributo al tema del risparmio energetico.

L’attenzione è tutta rivolta all’impiego delle energie rinnovabili in tutta Europa con un’azione che risulti coordinata da tutti i paesi membri per un obbiettivo collettivo di risparmio energetico nell’intera UE. L’auspicio e il consiglio è uno solo: agire individualmente e al più presto per contribuire al risparmio di tutti.

 

PAOLA FERRARO

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