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Risparmio

Spese veterinarie, che bonus: è possibile scaricarle, ma chi può farlo?

Pubblicato da
Emanuela Toparelli

Per chiunque si stesse ponendo il dubbio, è possibile scaricare le spese veterinarie, e nel 2022 il limite massimo si è anche alzato! Vediamo chi può farlo e come procedere! 

(Pixabay)

Dobbiamo sempre tenere in considerazione che Fido possa ammalarsi. In questo caso, sarà necessario ricorrere alle cure del veterinario. Quel che non tutti sanno, però, è che le spese affrontate in clinica possono essere scaricate e nel 2022 il tetto limite si è persino alzato.

Si tratta del Bonus Animali e serve rispettare alcuni requisiti per poterlo ottenere. Non servirà ricorrere all’Isee ma bisogna prestare attenzione a chi avanza la richiesta di detrazione.
Vediamo maggiori dettagli, così da far chiarezza.

Spese veterinarie da scaricare: i requisiti necessari

(Pixabay)

Tra poco è tempo di dichiarazione dei redditi: le spese affrontate dal veterinario possono essere scaricate.
Vanno portate in detrazione da chi le ha sostenute: non è necessario che sia il proprietario dell’animale.

Non è dunque un requisito indispensabile che a pagare il conto sia il proprietario. La spesa può essere stata affrontata da qualunque membro della famiglia, l’importante è che sia avvenuta con strumenti tacciabili, come bancomat o carta di credito.
I farmaci per le cure, invece, possono essere pagati anche in contanti, perché sarà lo scontrino a fare da prova dell’acquisto: qui dovrà comparire il codice fiscale della persona che procederà con la richiesta di detrazione.

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E’ importante però che la persona che richiederà il Bonus Animale coincida con il tutore legale di Fido, quindi chi detiene il certificato di iscrizione all’Anagrafe e i documenti relativi al microchip (nel caso di cani e gatti, per portare le spese in detrazione, devono entrambi essere dotati di microchip).

Rispetto al 2021, quest’anno le spese che possono essere detratte arrivano fino a 550 euro.
Il Bonus Animali consiste nello scaricare il 19% delle spese affrontate in visite, interventi chirurgici, esami di laboratorio, acquisto di farmaci.
Come accade per qualunque spesa sanitaria, all’importo totale andrà sottratta la franchigia di 129,11 euro. Per fare un esempio più concreto, su una spesa di 400 euro può essere richiesta la detrazione di di circa 271 euro e ottenere un beneficio fiscale che si aggira intono ai 51 euro.

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Questa agevolazione economica può essere richiesta a prescindere dalla tipologia di animale che si porta a visita o in cura.

Emanuela Toparelli

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Emanuela Toparelli