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Attualità

Bonifico parlante: non tutti sanno cos’è e come si compila

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Cosa c’è da sapere in fatto di bonifico parlante. In che cosa consiste, quando è richiesto, dove possiamo compilarlo e molto altro.

Una donna mentre è al pc (Pixabay)

Bonifico parlante, che cos’è? Si tratta di una forma di versamento di denaro tracciabile e quindi pienamente compatibile con quelli che sono i requisiti richiesti dai vari bonus governativi esistenti allo scopo di potere avere accesso a quest’ultimi.

La tracciabilità dei soldi è ritenuta una cosa importante dall’Agenzia delle Entrate e dallo Stato allo scopo di contrastare la circolazione di denaro in nero e nell’ottica di contrasto all’evasione fiscale. Il bonifico parlante assolve anche a questo scopo.

Ma ci sono anche dei vantaggi importanti legati all’impiego del bonifico parlante. Il quale fa riferimento tanto ad un istituto bancario quanto alle Poste ed è così chiamato in quanto riporta tutte le coordinate che serve sapere tanto riguardo al mittente quanto al destinatario.

Bonifico parlante, come si compila

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La sua compilazione quindi deve rispettare il riempimento di specifici campi, che occorre completare con precisione e senza compiere errori. Nell’ottica dei bonus statali in ambito edilizio va inserita la seguente causale:

“Bonifico per detrazioni previste dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986”, con anche la data di emissione. Poi serve mettere pure il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa da far detrarre, oppure di tutti i proprietari dell’immobile. Oppure il CF dell’amministratore o dell’immobile stesso.

Difatti titolari aventi diritto della detrazione in questione possono essere non solo persone fisiche ma anche giuridiche od un condominio intero. Va messo nel bonifico parlante da compilare per usufruire dei bonus statali anche il Codice Fiscale o la Partita Iva dell’azienda o delle aziende che hanno sostenuto i lavori.

Si può correggere un bonifico compilato in maniera errata?

Gli errori ovviamente sono sempre possibili, ma per fortuna è possibile apporre delle correzioni, spesso tramite una apposita dichiarazione sostitutiva che viene rilasciata dall’impresa per stabilire che la detrazione fiscale interessata sia risultata eventualmente contabilizzata nonostante tutto. In questi casi bisogna certificare la situazione a seconda degli sviluppi.

Nel bonifico parlante poi occorre indicare pure

  • tipo di bonus e il riferimento normativo;
  • numero e la data della fattura;
  • dati fiscali del fornitore e del beneficiario della detrazione;

È importante sapere che, per la detrazione fiscale 50%, va obbligatoriamente indicato il suddetto bonus fiscale 50% da collegare a lavori di ristrutturazione, nella causale. Altrimenti non si otterrà nulla.

Questo tipo di bonifico può essere compilato sia in banca che all’ufficio postale che online sul sito web del proprio istituto di riferimento.

Salvatore Lavino

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Salvatore Lavino