Crisi siccità: a rischio anche l’acqua in bottiglia, possibili rincari

Al Nord diffusa siccità per fiumi e laghi con ordinanze dei sindaci per limitare l’uso d’acqua: timori per la minerale?

Siccità
Siccità fiume Po (AnsaFoto)

Ogni anno con l’inizio della stagione calda si ha sempre lo stesso problema, la mancanza d’acqua. L’assenza di piogge, le temperature estreme, lasciano a secco i campi da irrigare.

Quest’anno la situazione sembra essere più grave ed era prevedibile. Sono decenni ormai che gli ambientalisti lanciano allarmi sulla situazione energetica del pianeta ed è sempre troppo poco ciò che la politica ha fatto.

Ora a soffrire in modo particolare è il Nord Italia. Ci sono intere zone della Pianura Padana che non vengono bagnate dalla pioggia da molto tempo. In tanti Comuni i sindaci hanno firmato le ordinanze contro lo spreco dell’acqua. Stop al lavaggio dell’auto con acqua potabile ed è anche proibito innaffiare i fiori del proprio giardino.

Il Po è secco così come tanti altri fiumi e laghi. “La situazione è drammatica”, ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli. Alcune aree della Pianura Padana sono state dichiarate zone rosse e il ministro non ha escluso che nelle prossime settimane anche altri territori del paese possano entrare nella lista delle aree più a rischio.

Alcune regioni avevano chiesto lo stato d’emergenza, al momento riconosciuto solo alla Lombardia. Oltre alle suddette limitazioni per l’uso dell’acqua c’è anche la sospensione temporanea degli attracchi in alcuni scali del Lago Maggiore perché il livello dell’acqua è troppo basso.

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Le decisioni locali e limitazioni all’uso dell’acqua potrebbero esterndersi e riguardare l’intero territorio nazionale. Oltre all’acqua dei rubinetti, il cui flusso potrebbe subire riduzione, c’è l’alternativa all’acqua della bottiglia, ma anche qui ci sono timori.

Il Fatto Quotidiano riporta le parole dei responsabili delle aziende produttrici di acqua minerale. Non mancano i dubbi che nei prossimi mesi qualcosa potrebbe cambiare. Per il gruppo Sanpellegrino, che commercializza il marchio Levissima. È stata presa la decisione di “diminuire l’emungimento di una quantità di acqua in linea con la naturale ricarica dell’acquifero”, in modo da tutelare più a lungo termine l’ecosistema.

Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua, ossia l’associazione che riunisce circa 40 produttori di acque minerali, spiega che i percorsi sotterranei delle acque minerali raggiungono profondità rilevanti. In alcuni casi sono centinaia di metri e in questo lungo tragitto l’acqua si depura gradualmente e a contatto con le rocce si arricchisce di sali minerali.

La durata del percorso garantisce che le sorgenti non si esauriscano facilmente durante i periodi di siccità. Allarmi per mancanza d’acqua minerale al momento quindi non dovrebbero esserci, sperando che il problema siccità possa risolversi il prima possibile.

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