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Bollette non pagate e pignoramento delle pensioni: cosa si rischia

Pubblicato da
Roberto Alciati

Il distacco delle utenze non rappresenta l’unico rischio per un pensionato con un basso reddito di fronte al caro delle tariffe. Cosa accade

Costi dell’energia (Foto Adobe)

Oggigiorno, prima di affrontare il presumibile piano di razionamento in vista dell’inverno, i cittadini e le famiglie italiane stanno raccogliendo tutte le energie per sfruttare al massimo le potenzialità offerte dal mercato per ridurre gli importi delle bollette: per consumare meno gas o elettricità quando sarà il momento di riscaldarsi, c’è chi ha riscoperto la stufa a legna o a pellet, anche se rigorosamente efficiente in base alla certificazione “4 stelle”.

Sui tetti degli edifici e sui balconi delle case hanno iniziato a trovar posto i pannelli solari per tagliare quei consumi collaterali che hanno ugualmente un peso sulla corsa dei contatori; e si revisionano i termosifoni, con una particolare attenzione al posizionamento, al loro livello di efficienza energetica e all’eventuale dotazione di pannelli termoriflettori in grado di contenere all’interno l’energia prodotta, piuttosto che dissiparla verso l’esterno passando per il sottile muro quando la collocazione è sotto la finestra.

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Per apportare le dovute modifiche tecniche all’interno delle abitazioni è possibile sfruttare i fondi statali erogati attraverso i bonus concessi sul fronte edilizio. Altrimenti, restano soltanto la speranza di tagliare dei costi modificando le abitudini di consumo meno corrette ed eventualmente, per chi ha il giardino, far crescere una pianta rampicante sulla facciata dell’abitazione che funzioni da cappotto termico naturale.

Da un punto di vista strettamente economico, il Governo, in questi ultimi mesi, ha puntato a concedere bonus di sostegno compresi nei decreti di recente approvazione (Aiuti bis e ter), come il bonus 200 euro e il bonus (a breve in erogazione) 150 euro, con destinazione i redditi meno abbienti tra i lavoratori, i pensionati e i percettori di sussidi travolti specificatamente dai rialzi degli importi energetici.

Con l’aggravio dell’età, i percettori del trattamento pensionistico vivono una condizione estremamente singolare: più dettagliatamente, coloro che sono titolari di una pensione bassa (per non parlare del trattamento minimo), spesso si trovano ad indebitarsi per onorare la restituzione di un mutuo o il pagamento dell’affitto. Cosa c’entra con le bollette? Essi infatti esauriscono buona parte del fondo relativo alla pensione per pagare le utenze e non restare così al freddo, senza gas, luce o acqua.

Si ricorre sempre di più alla cessione del quinto per restituire un finanziamento, oppure per affrontare una spesa fissa come locatario. Ma sono già centinaia di migliaia le pensioni pignorate, sebbene sia stato recentemente approvato un emendamento, nel Decreto legge Aiuti bis che modifica il limite di impignorabilità delle pensioni, innalzando dalle attuale 700 a mille euro la soglia massima, al di sotto della quale non la pensione non può essere pignorata. Se il pignoramento non può avvenire a causa di una bolletta insoluta, il distacco dalla rete a partire dal quarantunesimo giorno dalla scadenza del termine di pagamento sì.

Roberto Alciati

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Roberto Alciati