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Sms dalla banca, in pochi istanti è un disastro

Pubblicato da
Roberto Alciati

Basta un semplice messaggio via telefono per far sì che prenda forma la terribile sorpresa sull’estratto conto. Di cosa si tratta

Sms truffa (Foto Pexels)

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto sì che si riducesse l’utilizzo del denaro nelle transazioni finanziare; o meglio, quelle più piccole, quelle degli acquisti più usuali. La tendenza ha messo a suo agio una normativa sui pagamenti già instradata verso la tracciabilità del denaro, l’antiriciclaggio e la lotta all’evasione fiscale. Mediante i pagamenti elettronici nessun importo resta celato dietro uno scambio di servizi.

Fanno indubbiamente comodo nei sempre più frequenti acquisti on line, grazie alle numerose piattaforme che col tempo hanno conquistato la fiducia degli utenti dotando i loro siti web di sofisticati protocolli di sicurezza in grado di garantire la riservatezza dei dati sensibili. Tanto per via telematica, quanto per il pagamento via dispositivo POS presso un esercente, è fondamentale uno strumento come la carta magnetica.

Sms dalla banca, dietro l'”alert” si cela il furto dei dati personali

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Oggigiorno, che si tratti della carta bancomat, la carta di credito e la carta ricaricabile prepagata, le informazioni necessarie per finalizzare un pagamento elettronicamente sono sempre le stesse: il codice identificativo della tessera, la data di scadenza e il codice CVV. Grazie all’acquisizione di mezzi paralleli, tali da trasferire la gestione di un conto corrente sullo smartphone, un’apposita app consente di svolgere ogni operazione al riguardo senza che l’utente abbia con sé le sue tessere.

Di fronte a tale progresso, il faro delle truffe cerca di illuminare, prima che il denaro, l’ampio spettro di dati personali necessari per scardinare l’accesso al conto corrente personale. Una delle esche preferite dai malviventi è costituita dal phishing: dietro il buon nome di un istituto, i malviventi possono chiedere telefonicamente ad un utente informazioni riservate alla stregua di un imprevisto nella giacenza (ovviamente falsa).

Allo stesso modo, perviene una comunicazione via e-mail apparentemente del proprio istituto di credito o in alternativa via sms; entrambe le modalità sono accomunate dalla presenza di un link al quale il soggetto è invitato a cliccare per aprire un presunto form da compilare; oppure, l’accesso potrebbe attivare un virus per il furto dei dati direttamente dal pc. Acquisite le informazione che servono, ai truffatori basterà poco per svuotare il conto.

Come è accaduto alla donna 45enne di San Gemini a cui è arrivato un falso sms sul proprio cellulare. Qui si parla della clonazione della propria carta di credito, alla quale è immediatamente seguito l’addebito per due uscite complessivamente pari a poco meno di mille euro. La spesa, hanno constato i Carabinieri che hanno accolto la denuncia della signora, ha riguardato l’acquisto di un televisore e di due droni a Roma.

Tutto è partito da un sms di “alert” con il quale veniva avvisata movimentazione sospetta sul conto; dopo dieci minuti è sopraggiunta una telefonata di un fantomatico operatore, il quale ha richiesto i dati biometrici per autorizzare l’eventuale storno. Rintracciato dai militari in base all’utenza, il giovane 31enne di Napoli ha collezionato ben nove truffe analoghe per un valore sottratto di 12 mila euro.

Roberto Alciati

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Roberto Alciati