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Multa falsa, truffa vera: il bonifico arriva sull’IBAN

Pubblicato da
Chiara Longo

Si tratta, anche in questo caso, di un imbroglio bello e buono che, sulle prime, potrebbe ingannare svariate persone.

Multa (Adobe)

Un altro quasi incredibile raggiro che, in effetti, pare proprio che abbia già coinvolto diversi cittadini di una precisa zona d’Italia.

Un tranello che, forse, al momento, pare essere stato finalmente smascherato dalle Forze dell’ordine, ma nel quale, se non si sta attenti, ci si potrebbe cascare ancora. D’altra parte, i malviventi fanno uso di una spropositata fantasia pur di imbrogliare il malcapitato di turno.

Anche nel caso che vogliamo raccontare di seguito, quindi, il motivo di tutto questo, naturalmente, è stato l’esborso illecito di denaro a danno di ignari automobilisti. Così, nelle prossime righe, vediamo più nel dettaglio che cosa è accaduto.

Ci stiamo riferendo, per la precisione, a quello che è ripetutamente successo in quel di Napoli. Il capoluogo campano, per la verità, come si sa, è una città straordinaria, ricca di tante bellezze sotto diverse forme.

Tuttavia, non c’è rosa senza spine, come recita un noto proverbio. Ecco che, allora, negli anni, proprio in questa parte dello Stivale, si è registrato un tasso di delinquenza piuttosto elevato.

I dettagli del raggiro

In particolare, stavolta, la dinamica della truffa in questione ha previsto l’utilizzo di false multe poste sul parabrezza delle auto. Sembra, dunque, che il biglietto della sanzione sia stato simulato in maniera quasi impeccabile, risultando credibile agli occhi degli automobilisti.

La Polizia Municipale, quindi, ha, per esempio, riportato il caso di una sovvenzione trovata su un veicolo parcheggiato in un punto di una strada dove c’era, per l’appunto, il divieto di sosta.

L’importo trascritto su questo fac-simile era di circa 30 euro e il documento truffaldino avvisava di versare il pagamento entro cinque giorni. Comunque sia, come è stato poi riportato da chi di dovere, c’era un IBAN fasullo, un codice che non aveva niente a che fare con la polizia.

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Per fare in modo di arginare questo problema e che altri non ci caschino, la Polizia Municipale, ha quindi, inserito, all’interno del sito ufficiale, il modello corretto delle contravvenzioni. Intanto, le indagini sono in corso per scoprire quale sia il malfattore.

Chiara Longo

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Chiara Longo