La truffa del pacco di Natale: scatta il nuovo allarme

Tra le tante truffe online che circolano quella del pacco di Natale è sicuramente in tema col periodo delle festività: attenti a non cascarci.

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(Adobe)

A chi non è capitato almeno una volta di ricevere una mail che ci avvertisse della presenza di un nostro pacco in giacenza da qualche parte? Facendo sempre più spesso ricorso agli acquisti online, infatti, aumentano anche i tentativi di phishing in questo senso. Soprattutto ora che siamo nel periodo delle festività e dei regali natalizi! Tra le tante truffe online vi è infatti quella del pacco di Natale.

Come nella maggior parte dei casi, anche in questo l’intento è quello di estorcere informazioni sensibili ai malcapitati. Magari con lo scopo di accedere al loro conto corrente o alla loro carta di debito o credito. Per farlo i truffatori fanno solitamente ricorso a mail che avvertono i clienti di consegne bloccate a causa di dati mancanti.

Mai cliccare sui link allegati a mail sospette!

Ma non finisce qui, perché spesso le mail sono camuffate da messaggi istituzionali. Cosa significa? Significa che grazie ai mezzi tecnologici che oggi abbiamo a nostra disposizione, i truffatori riescono spesso a impostare i messaggi truffaldini in modo che sembrino inviati da account professionali. Ad esempio quelli dei corrieri per le consegne come Bartolini o DHL.

Oltre al mezzo della posta elettronica non è raro ricevere questi messaggi anche sotto forma di SMS o MMS. Nel testo allegato si trova spesso un link che ci invitano a cliccare e molto spesso è proprio tramite quel collegamento che si rischia di più. In alcuni casi, inoltre, cliccare su quei link può dar vita all’attivazione di una cosiddetta catena di sant’Antonio.

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Il cliente truffato, a sua insaputa, darà inizio a una condivisione a catena dello stesso messaggio truffaldino. Che verrà automaticamente inoltrato anche ad altri utenti che si trovano nella rubrica della vittima. Come afferma la polizia postale, in questo caso il metodo più sicuro è non cliccare su alcun link sospetto.

Un altro metodo per provare la legittimità del mittente è controllare l’indirizzo mail: in caso di utenti truffaldini, infatti, il dominio dell’indirizzo non sarà immediatamente riconoscibile come uno dei principali, ad esempio Hotmail o Gmail.

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