Sms dalla banca e si trova col conto svuotato

Sms dalla banca e i soldi non ci sono più: cos’è successo a una donna e come bisogna comportarsi in questi casi

Truffa sms
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Purtroppo la truffa è delle più classiche nel mondo digitale e tante persone cadono ancora nella trappola architettata dai cybercriminali. Il metodo che punta sempre a incutere paura, a mettere ansia che i propri soldi siano a rischio funziona e chi non sa come comportarsi, si fida di cosa dice il truffatore stesso, consegnandolo inconsapevolmente i soldi.

È il cosiddetto phishing, la truffa realizzata via sms, email o telefonate con il fine di sottrarre soldi al malcapitato. Una nuova serie di episodi sono stati purtroppo segnalati in poco tempo di un zona precisa del Paese.

Sms dalla banca, attenzione al messaggio

Molte denunce arrivano dalla Sardegna, in particolare da Olbia. Galluriaoggi riporta il caso di una donna che sul proprio conto aveva circa 8mila euro ed è stato svuotato in poco tempo. Aveva ricevuto un messaggio dalla propria banca, almeno lei credeva che si trattasse del proprio istituto.

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Il classico finto avvertimento che qualcuno aveva provato a entrare nel suo conto. La donna ha seguito tutte le indicazioni date dal messaggio che solitamente hanno un link sul quale si invita a cliccare (operazione che non bisogna mai compiere). Successivamente si riceva una telefonata nella quale il truffatore spiega cosa fare per evitare che i malintenzionati mettano le mani sul conto.

La signora ha fornito i propri dati personali, aprendo praticamente la porta ai ladri che in poco tempo hanno svuotato il conto. La vittima si è rivolta alla filiale della propria banca, riporta il sito, ma non è riuscita a riottenere la cifra. Ha poi presentato ricorso ad Adiconsum Sardegna e grazie all’associazione dei consumatori è riuscita a rientrare in possesso dei propri soldi. “Se siete stati ingannati, presentate il ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario“, ha comunicato l’associazione che ha messo in guardia i cittadini dalle truffe che stanno circolando.

Cosa fare e cosa non fare

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Ricordiamo che la banca, le poste, l’Inps, l’Inal o l’Agenzia delle Entrate (sono questi gli enti più utilizzati dai truffatori per i propri imbrogli) non comunicano mai via sms, telefonate, ed email. Se dovesse succedere, bisogna ignorare il contenuto e denunciare subito alle forze dell’ordine. Mai, per nessun motivo, bisogna dare i propri dati personali, soprattutto il Pin dalla carta.

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