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Incentivo Giovani Under 36: non tutti lo sanno, ma è molto utile

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Giuseppe

Incentivo Giovani Under 36: un’opportunità per le aziende che cercano personale e ragazzi che vogliono lavorare

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Il mondo del lavoro ha bisogno di una scossa. Troppi giovani qualificati non riescono a trovare un’occupazione degna di questo nome e troppe – a detta degli imprenditori – le tasse da pagare per le assunzioni.

Molte aziende puntano sulle collaborazioni esterne, i professionisti titolari di Partita Iva in modo da non assumere quasi nessuno e dunque non dover pagare ferie, contributi, permessi, malattie e tutto ciò che prevedere un contratto da dipendente.

Incentivo Giovani Under 36: come funziona

Esistono però gli incentivi affinché le aziende assumano. Uno in particolare l’incentivo Giovani under 36. Consiste in uno sgravio contributivo per i datori di lavoro che assumono giovani con meno di 36 anni. Riguarda sia l’ingresso in aziende di nuovi lavoratori a tempo determinato che il passaggio dal contratto a scadenza a indeterminato.

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L’agevolazione è rivolta ai giovani che in tutta la loro vita non sono mai stati occupati a tempo indeterminato, sia con quello stesso datore di lavoro che con altri.

Le aziende che possono beneficiare sono private. È infatti prevista l’esclusione per le imprese del settore finanziario e i datori di lavoro domestico.

Previste anche assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione. Vale anche se la prestazione lavorativa è resa verso l’utilizzatore nella forma a tempo determinato.

Esclusi contratti di apprendistato, contratti di lavoro domestico, lavoro intermittente o a chiamata (previsti dagli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 81/2015) e le prestazioni di lavoro occasionale (art. 54bis del decreto legge 50/2017).

E ancora, dal bonus sono esclusi i contratti di lavoro a tempo indeterminato di personale con qualifica dirigenziale.

Ma nella pratica, qual è il funzionamento del bonus? È riconosciuto il 100% dell’esonero contributivo per un massimo di 6mila euro per massimo 36 mesi.

Eccezione per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni del centro Italia: in questo caso il periodo massimo è di 48 mesi. Le regioni in questione sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Come fare richiesta

I datori di lavoro che voglio fare richiesta dell’agevolazione possono accedere mediante le denunce retributive e contributive mensili relative ai dipendenti. L’Inps ha dato indicazioni nella circolare n. 56 del 12 aprile 2021, nel messaggio del 7 ottobre 2021, n. 3389 e nel messaggio n. 403 del 26 gennaio 2022.

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Infine, l’incentivo è riconosciuto per le assunzioni e le trasformazioni effettuate dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2022. Per il periodo successivo, fino al 31 dicembre 2022, si dovrà attendere l’autorizzazione della Commissione europea per le istruzioni.

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