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Pensione, cosa accade alla nostra salute se lasciamo il lavoro prima

Pubblicato da
Giovanni Cardarello

La pensione è un traguardo di Vita, ma è davvero così positivo andare in quiescenza anticipata rispetto ai tempi di legge?

Pensione Anticipata (Foto AdobeStock – bonificobancario.it)

La pensione è uno dei principali traguardi della Vita. Per chi ha la possibilità di andare in quiescenza siamo al livello di Laurea, Matrimonio, Primo Impiego e Nascita dei Figli. Più o meno o giù di li. Un momento della propria esistenza da rincorrere e gustare a pieno.

Nei principali Paesi europei, l’età pensionabile varia, a seconda della condizione economica dello Stato. Ma, orientativamente, ci troviamo comunque nella fascia di età tra i 62 ed i 67 anni. Età pensionabile che, ovviamente, varia anche a seconda del sesso e degli anni trascorsi al lavoro.

Molti programmi di previdenza sociale prevedono, anche, il ritiro in largo anticipo. Una condizione che afferisce, essenzialmente, i lavoratori precoci e, sovente, le donne. Categoria di lavoratori che, mediamente, è stimolata a terminare in anticipo la  carriera. Alcuni considerano questa opportunità un privilegio. Ma è davvero così positivo andare in quiescenza anticipata rispetto ai tempi di legge?

Pensione Anticipata, cosa rischia l’organismo

L’ultima analisi, in tal senso, arriva direttamente dagli Stati Uniti, Paese dove non esiste la previdenza pubblica ma l’entrata in pensione è frutto di programmi e fondi economici privati.

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Secondo quanto riporta un articolo pubblicato sulla versione online del Journal of Economic Behavior and Organization andare in pensione con largo anticipo può creare importanti problemi alle persone che ne usufruiscono.

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Il motivo si legge all’interno del pezzo è che anticipare la fine del rapporto lavorativo con tutti il carico di fatica, ma anche, di possibilità di apprendimenti anticipa in maniera veloce, a tratti violenta, il declino della cognitività.

A spiegarne i motivi, e a corroborare la tesi, i dati di una ricerca condotta da Plamen Nikolov, assistente di economia presso la Binghamton University e la State University di New York. Lo studioso ha svolto una ricerca su un campione di persone di 60 anni andati in quiescenza grazie ai benefit del New Rural Pension Scheme, un programma pensionistico made in USA:

I dati sono sconfortanti, oltre il 65% di essi ha anticipato il declino cognitivo rispetto a pari età ancora operativi. Conviene davvero quindi anticipare la pensione? Secondo la ricerca è sconsigliato

Giovanni Cardarello

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata

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Giovanni Cardarello