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Truffa Postepay, una nuova vittima: cosa fare per non cadere nella trappola

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Giuseppe

Truffa Postepay, un’anziana viene raggirata da un uomo che riesce a farsi consegnare i soldi che la signora aveva sulla carta

Adobe – Bonificobancario.it

Ancora una truffa utilizzando la Postepay. Sono purtroppo tanti gli episodi che ogni anno avvengono nel nostro Paese con queste modalità. Non mancano le informazioni e gli allarmi così come le campagna di sensibilizzazione. Sono però ancora molte le persone che cadono nelle trappole organizzate dai truffatori.

Il metodo è sempre lo stesso e se i cybercriminali lo adottano sempre, significa che funziona e riesce ancora a mietere delle vittime. Uno degli ultimi casi arriva dalla Marche come racconta Cronachemaceratesi.it.

Truffa Postepay: cos’è successo

Un’anziana ha perso mille euro che aveva sulla propria carta. I carabinieri della stazione di San Severino sono riusciti a individuare il responsabile. Si tratta di un cittadino campano che è riuscito a farsi accreditare la cifra sul proprio conto. Dopo l’identificazione è stato denunciato.

Ma come fanno i truffatori a farsi consegnare i soldi? Usano il metodo del Phishing. In pratica accedono al conto usando le credenziali facendosele consegnare direttamente dal titolare del conto. In alternativa si fanno accreditare i soldi riuscendo a convincerli usando mille stratagemmi.

Lo stesso è successo con la signora delle Marche. L’uomo l’aveva convinta a svolgere una serie di operazioni utili a bloccare la carta che in quel momento era a rischio. Insomma il più delle volte i truffatori si fingono paladini della giustizia che vogliono difendere e vittime.

Come difendersi

Ogni volta che riceviamo un sms, un’email o una telefonata dalla banca o dalle Poste, dobbiamo immediatamente diffidare e non seguire mai le indicazioni che ci vengono date. Queste istituzioni, dicasi lo stesso per Inps o Agenzia delle Entrate, comunicano solo inviando lettere. Dunque se riceviamo un sms dove ci dicono che il conto è a rischio, non bisogna mai crederci perché è sicuramente una truffa.

Nella maggior parte dei casi i messaggi hanno un contenuto allarmistico. Si dice che qualcuno sta provando ad accedere al conto e per impedire che ciò avvenga è necessario fornire alcuni dati sensibili. Questi bisogna sempre tenerseli per sé, sono informazioni che non vanno fornite neanche all’impiegato in banca o all’addetto allo sportello delle Poste.

Dopo aver chiedo nome, cognome e indirizzo, vogliono conoscere il numero della carta e soprattutto il Pin. Ottenute queste informazioni è un gioco da ragazzi per loro spostare i soldi sui conti propri. Oltre al Phishing, esistono diversi modo per mettere le mani in tasche alle persone e svuotare i conti. Uno è ad esempio quello dei profili falsi che riescono a far leva sui sentimenti delle persone, come il caso del finto ufficiale dell’esercito.

Giuseppe

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