Scomparso nel 2016 il noto personaggio del programma Il Boss delle Cerimonie ha lasciato una fortuna, chi sono gli eredi di Don Antonio Polese
Vi siete mai chiesti a chi è andata la grande eredità dell’imprenditore campano, Don Antonio Polese? L’uomo, venuto a mancare nel 2016 era, oltre che il proprietario del celebre Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate centro di 20.000 abitanti in provincia di Napoli. Il protagonista del programma in onda su Real-time “Il Boss delle Cerimonie”.
Il format dopo il suo decesso ha cambiato il nome ne “Il Castello delle Cerimonie”, ma racconta sempre le stesse storie; il più bel giorno degli sposi che celebrano il matrimonio nella tenuta Polese. Ma oltre questi dettagli, dopo la morte, chi si è quindi occupato della grande eredità che l’uomo ha lasciato?
Ebbene, nei primi mesi dopo la scomparsa del marito, l’eredità e l’hotel sono stati gestiti dalla moglie, Rita Grieco. Conosciuta in giovane età, quando lui per mantenersi faceva il macellaio, era la figlia dell’originale proprietario dell’allora ristorante e ora Grand Hotel La Sonrisa.
Con gli anni, vedendo gli affari andare come dovevano, i due hanno deciso di espandere l’attività, facendo nascere così l’hotel che conosciamo oggi. Purtroppo, però, la moglie dell’imprenditore è venuta a mancare pochi mesi dopo il marito. Facendo continuare così l’eredità sulla figlia, Donna Imma Polese.
È lei l’attuale proprietaria dell’albergo e coprotagonista della nuova versione del reality, assieme al marito, Matteo Giordano. I due sono i fieri proprietari di un’attività nata dal nulla e cresciuta con gli sforzi e la fatica di un uomo che si è “fatto da solo”. In un’intervista rilasciata a “Vero” la figlia della coppia defunta infatti parla proprio della grande umiltà del padre, unica vera grande ricchezza che ritiene di aver ereditato dai genitori.
L’uomo, infatti, dopo la quinta elementare si è subito diretto verso il suo futuro, svolgendo vari lavori negli anni, i quali incassi gli hanno a tutti gli effetti, permesso di espandere l’attività del suocero. E facendo nascere la fiorente attività che prospera ancora oggi