Benzina in calo, ma non basta: “Continuiamo la nostra battaglia”

Benzina in calo, buone notizie per gli automobilisti: qual è la prima regione italiana con il prezzo più basso di 2 euro. 

benzina calo
benzina (Pixabay)

Da giorni non si parla d’altro, la benzina è uno degli argomenti che sta facendo molto discutere gli italiani, che nel corso di un mese si sono ritrovati il prezzo superiore a 2 euro. 

Il Governo si è messo a lavoro per trovare una soluzione o un compromesso per limitare l’avanzare del costo. Ecco quali sono le ultime novità al riguardo.

Benzina sotto ai 2 euro: dove e fino a quando?

Bonus carburante decreto Governo
Benzina (Bernd Schray – Pixabay)

Una delle regioni italiane che ha il prezzo della benzina più basso è la Toscana. Infatti, a Firenze è scesa sotto ai 2 euro, in media il costo oscilla tra 1,7 e 1,9 euro al litro. Tale cambiamento è stato possibile con il taglio delle accise.

Con il decreto Energia, secondo una stima di Altroconsumo, le persone potranno risparmiare in questo mese fino a 62 euro sulla benzina. Ma bisogna sottolineare che l’abbassamento di 25 centesimi delle accise è provvisorio, infatti sarà valido fino al 21 aprile.

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Sempre secondo Altroconsumo, il risparmio è di circa 17 euro a pieno. L’associazione dei consumatori ha considerato il prezzo industriale medio rilevato nella mattinata del 22 marzo ed ha applicato le nuove accise in vigore, ottenendo un costo medio per la benzina uguale a 1,832 euro al litro e un costo medio per il gasolio pari a 1,819 euro al litro.

Ad ogni modo Altroconsumo non si ferma e qualche giorno fa ha inviato una lettera al Governo per esporre una proposta riguardante l’Iva.

“Serve azzerarla come abbiamo chiesto già nella nostra lettera al Governo. Essendo l’Iva una percentuale, avrebbe un impatto maggiore in caso di futuri aumenti delle materie prime e di possibili speculazioni”. C’è scritto.

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E poi ancora: “Continuiamo pertanto la nostra battaglia chiedendo alle istituzioni di eliminare l’Iva sui carburanti, sia sul costo industriale sia sulle accise. In questo modo, ad esempio, la benzina tornerebbe già ora a 1,79 euro al litro (il gasolio a 1,76 euro al litro) e, se continuasse a crescere, solo a Pasqua si arriverebbe ai 2,20 euro al litro attuali”.

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