Cashback e addio all’Irap: allo studio la riforma fiscale

Cashback e addio all’Irap, le nività inserite nella legge delega che dovranno essere discusse ed eventualmente approvate

Cashback
Cashback (foto Ansa)

Sotto forma di legge delega, la riforma del fisco continua il suo iter parlamentare. Oggi il testo del governo, scritto dopo fruttuosi inconti e accordi con il Parlamento, sarà analizzato dalla Commissione Finanze della Camera mentre il voto agli emendamenti finali mentre è attese in aula il 19 aprile.

Il Consiglio dei Ministri aveva varato il testo lo scorso 5 ottobre 2021 ma da allora sono tante le novità introdotte.  Innanzitutto le più importanti e che da vicino riguardano le spese di quasi tutti i giorni dei cittadini, c’è il Cashback che torna dopo l’abolizione voluta dallo stesso governo di Mario Draghi.

Vale sulle detrazioni fiscali e gradualmente ritorneranno al cittadino come rimborsi, senza dover aspettare la dichirazione dei redditi con il modulo 730 visto che le spese sanitarie sono già tutte tracciate e legate al codice fiscale.

Buone notizie per chi paga l’Irap, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive che sarà abolita ma in modo graduale e già non viene pagata per le persone fisiche con Partita Iva. Sarà poi cancellata per le società di persone e studi associati e successivamente per le società di capitali.

E i soldi che le Regioni non percepiranno (con l’irap si finanzia la sanità), gli enti locali da dove li prenderanno? Nel testo c’è scritto che saranno spese coperte dallo Stato.

Cashback, Irap e Irpef, le novità

Cashback irap
Foto da Pinterest

Novità importante anche per le Partite Iva in regime forfettario che aumentano il giro di affari e superano la soglia dei 65 mila euro all’anno (che fa entrare nel regime ordinario). È la Flat tax che si allarga ulteriomente. Chi supera la soglia per i successivi due anni si può scegliere se rimanere nel regime agevolato transitorio. Successivamente con un decreto sarà stabilito la prcentuale di pagamento di tasse in base ai ricavi. Alla base di questa scelta è evitare evasioni alla cavallo dei 65 mila euro.

Per quanto riguarda l’Irpef il governo ha già ridotto gli scaglioni con l’ultima Legge di Bilancio, passando da cinque a quattro. Un ulteriore intervento vorrebbe tagliarne ancora un altro, arrivando a tre. Cambiamenti anche per l’Iva per la quale si prevede un adeguamento delle aliquote in linea con l’European Green Deal.

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