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Attualità

Bonus edilizi 2022, quali sono gli incentivi per gli italiani

Pubblicato da
Beatrice Manocchio

Qual è il modo più efficace per attuare una serie di lavori in casa? Usufruire dei bonus edilizi 2022, ecco quali sono e a quanto ammontano.

Lavoro edilizi (Pixabay)

In questi ultimi anni molti italiani non hanno perso occasione di fare richiesta dei vari bonus inerenti al lavoro edilizio così da poter ristrutturare le proprie abitazioni e renderle più agevoli.

Il Governo, infatti, ha messo a disposizione vari incentivi di tipologie diverse e di importi differenti. Scopriamo insieme quali sono i bonus del 2022.

Bonus edilizi 2022, quali sono gli incentivi a disposizione

Se ci imbattiamo nel sito dell’Agenzia delle Entrate, vedremo immediatamente due tipi di bonus che sono bonus facciate e bonus ristrutturazioni. 

Il primo consiste in un’agevolazione che si fa alla detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti, uguali al 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, e del 60% delle spese sostenute fino al 31/12/2022.

Tale bonus non prevede nessun limite massimo di spesa e nessun limite massimo di detrazione. Esso è utile per portare a termine interventi di recupero e restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, situati in alcune zone come A e B  come da articolo 2 del decreto 1444/1968 del Ministro lavori pubblici, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.

Le operazioni possibili sono quelle che si rifanno alle strutture opache della facciata, balconi, ornamenti e fregi. Qualora i lavori di rifacimento della facciata, non sono di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma riguardano interventi che influiscono dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, è necessario che vengano soddisfatti i requisiti di cui al decreto Mise 26 giugno 2015.

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Per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni si tratta dell’agevolazione fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Esso rimanda alle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021  e la detrazione è uguale al 50%, mentre il limite massimo di spesa è pari a 96.000 euro.

Il Governo ha prorogato il bonus fino al 31 dicembre 2024 con la Legge di Bilancio 2022. La detrazione sarà suddivisa in 10 quote annuali, tutte con lo stesso importo.

Essa è valida in tali casi:

  • restauro e risanamento conservativo;
  • manutenzione straordinaria;
  • ristrutturazione edilizia.

Inoltre, il bonus ristrutturazioni prevede:

  • Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a causa di eventi calamitosi, ma deve essere dichiarato lo stato di emergenza.
  • Lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi.
  • Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
  • Lavori di cablatura degli edifici e di contenimento dell’inquinamento acustico.
  • Interventi effettuati con il fine di risparmiare energia, nello specifico si fa riferimento a all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.
  • Opere per l’adozione di misure antisismiche, come ’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica.
  • Interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici

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Tutte le operazione potranno andare in porto solo se si fa riferimento a immobili esistenti residenziali di qualsiasi categoria catastale e sulle loro pertinenze. Non fanno parte dell’incentivo tutti gli interventi di manutenzione ordinaria, a meno che facciano parte di un progetto di manutenzione straordinaria. Il bonus ristrutturazioni, inoltre, vale per i lavori di manutenzione ordinaria solo se si tratta di interventi sulle parti comuni di un condominio.

Beatrice Manocchio

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