Risparmio sì, ma fino ad un certo punto: a cosa non rinunciano gli italiani

Gli italiani, secondo un recente sondaggio, nonostante con i prodotti marchiati dal supermercato risparmierebbero sulla spesa, continuano a scegliere le “grandi firme”.

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(Alexas_Fotos – Pixabay)

Con l’aumento dei costi delle materie prime, fisiologico è stata la tendenza al risparmio da parte delle famiglie italiane. Eppure, nonostante i rincari la maggior parte degli italiani, dinnanzi agli scaffali del supermercato continuerebbe a preferire i grandi brand in luogo di prodotti marchiati dalla catena ove si recano per gli acquisti.

A dimostrarlo un sondaggio, il XVIII Rapporto Marca by Bolognafiere, a cura di Iri- Information Resources, presentato durante Marca, fiera dedicata al settore tenutasi il 12 e 13 aprile 2022.

Prodotti a marchio del supermercato, guadagno garantito: ma gli italiani preferiscono i grandi brand

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(Igor Ovsyannykov – Pixabay)

I cosiddetti Mdd (marchio del distributore), sono prodotti con marchio del supermercato. Il nostro Paese ha una fiera tradizione di questi ultimi, tanto che in soli due anni, il loro fatturato annuo è aumento di oltre un milione di euro, con una crescita in percentuale del 12%.

Questo quanto emerso dal XVIII Rapporto Marca by Bolognafiere, a cura di Iri- Information Resources, presentato durante Marca, fiera dedicata al settore tenutasi il 12 e 13 aprile 2022. In particolare, riporta la redazione de Il Fatto Alimentare, nel 2020 quando in pieno lockdown è schizzata la vendita.

Nel 2021, però, ci sarebbe stata una stabilizzazione con un decremento della quota di mercato passando dal 20,1% al 19,8%. Andando a guardare nel carrello della spesa, secondo il rapporto, un prodotto su cinque sarebbe un Mdd, e nella maggiore dei casi – il 70%– si tratterebbe di alimenti di base su cui i supermercati tendono ad offrire il prezzo più competitivo. Il 30% delle linee specialistiche sarebbe, invece, legato a prodotti come quelli bio con prezzi più alti, ovviamente.

I primi tre mesi del 2022 sono tornati a mostrare un rialzo della vendita degli Mdd, di certo a causa del contesto generale che ha visto la pandemia fondersi con il conflitto Russo-Ucraino. A registrarsi un + 2,7%.

Questi prodotti rappresenterebbero, infatti, una grande occasione di risparmio rispetto ai costi dei grandi brand. Eppure, gli Italiani non riuscirebbero a discostarsi da questi ultimi. Se in Europa la l’incidenza degli Mdd varia dal 20% al 50%, in Italia si ferma solo al 20%.

Una strana tendenza considerato che – dati alla mano forniti da Il Fatto Alimentare– il confronto in termini di convenienza non regge neppure minimamente. A titolo esemplificativo sono stati scelti la Barilla per la pasta, la Mutti per la passata di pomodoro, Monini per l’olio e Rio Mare per il tonno. Dall’analisi è emerso che gli Mdd assicurano un risparmio dal 16% al 25%. Sempre dal confronto si è evidenziato anche che i prezzi variano in base alla catena di supermercati.

Ovviamente quando si fa la spesa, non basta solo guardare al costo del cibo. Bisogna anche andare a notare le componenti dei singoli alimenti, gli ingredienti. Tuttavia, in un frangente come questo, il portafoglio non può non essere considerato come prioritario. Le famiglie stanno facendo del loro meglio per sbarcare il lunario ed iniziare dal carrello della spesa può essere un’ottima soluzione.

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