Bando imprenditoria femminile aperto e chiuso in 6 ore

Bando imprenditoria femminile chiuso immediatamente, possibilità di presentare la domanda per pochissimo tempo: cos’è successo

Imprenditoria femminile
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Un fondo per ottenere agevolazioni per le nuove imprese o per quelle che sono state costituite da meno di un anno. Invitalia, l’agenzia nazionale del Ministero dell’Ecomia che si occupa di attrarre investimenti, l’ha aperto il 19 maggio ma dopo sei ora già non c’era più modo di presentare la domanda. Il motivo? Sono state 4.985 le domande pervenute in quelle poche ore.

Una delusione per le migliaia di donne che volevano attingere dal fondo per loro aperto a sostengo dell’imprenditoria femmiline come stabilito dal Pnrr che lo ha finanziato per 160 milioni ai quali si sono aggiunti 40 dalla Legge di Bilancio 2021.

Dei 200 milioni, 47 milioni sono destinati alle nuove imprese femminili che stanno nascendo e a quelle che hanno meno di un anno di attività mentre gli altri soldi sono destinati a chi è sul mercato da più di un anno dalla data di presentazione della domanda. Sono previsti contributi a fondo perduto ma anche finanziamenti agevolati in misura variabile in base al periodo intercorso dalla costituzione.

Bando imprenditoria femminile, cosa prevede

Se si tratta di imprese neocostituite o che sono prossime all’epertura, sono previsti contributi a fondo perduto fino a un massimo di 100mila euro di spesa per coprire l’80%, fino a 50mila euro. La copertura può avere anche una percentuale maggiore all’90% se a fare richiesta sono donne disoccupate. Cala invece al 50%, invece, per la quota da finanziare che va oltre i 100mila euro e fino ai 250mila euro.

Nel caso din cui le richieste arrivano da imprese esistenti da oltre un anno, invece, sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamento a tasso zero fino a 8 anni e la copertura è dell’80%. I progetti d’investimento che si possono presentare, possono essere massimo di 400mila euro e realizzati entro 24 mesi dall’ammissione della domanda, pena il decadimento dai benefici.

Le spese che si possono finanziare sono relative a investimenti, al costo del lavoro e al circolante con quota rimborsabile varia in base agli anni di anzianità dell’impresa. Se questa è stata costitutita entro 36 mesi, la quota di circolante finanziabile è pari a un massimo del 20% del programma di spesa che è ammissibile. Per quelle oltre i 36 mesi, invece, si arriva al 25% e ilcontributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.

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