Bonus internet per Partite Iva: come fare per averlo e a quanto ammonta

Bonus internet per Partite Iva: inizia la seconda fase dopo quella che ha riguardato le famiglie: tutte le novità

Bonus internet per Partite Iva (1)
Pixabay

Dal 1 marzo è attivo il piano voucher voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico che ha come obiettivo la digitalizzazione delle imprese che viene esteso ora anche ai professionisti titolari di partita Iva.

Per chi accede a servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s, di durata pari a 18 o 24 mesi, il bonus internet dà un contributo da minimo 300 euro a massimo 2.500 euro.

È pari a 609 milioni di euro il fondo per la misura e finora sono a disposizione gran parte, l’80%. C’è quindi ancora tempo visto che l’erogazione del voucher e l’attivazione dei servizi a banda ultralarga avrà durata fino a quando tutte le risorse stanziate saranno esaurite e, comunque, fino al 15 dicembre 2022. Non è esclusa però una proroga ma solo se la Commissione europea metterà a disposizione nuove risorse.

Bonus internet per Partite Iva: come fare domanda

A ogni beneficiario può essere erogato un solo contributo. Nel caso di portabilità della rete, è prevista la possibilità di trasferire il bonus che, invece, non sarà invece riconosciuto in caso di cambio operatore fra servizi che hanno prestazioni analoghe o quando avviene un passaggio di intestazione del contratto nella stessa sede.

Conclusa la prima fase dove i voucher per pc e abbonamenti dedicati alle famiglie, è cominciata la seconda e riguarda le micro, piccole e medie imprese, con i beneficiari che possono essere anche professionisti titolari di Partita Iva. Infatti con la modafica del decreto ministeriale del 27 aprle che cambia quello del 23 dicembre 2021, l’articolo 1 prevede che possono usufruire dell’agevolazione anche le persone fisiche titolari di partita Iva “che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale”.

Ma come si possono fare le domande? Allo stesso modo per le imprese, anche per le partite Iva bisognerà presentare la domanda agli operatori di telecomunicazioni, registrandosi al portale riservato al voucher, attivato appositamente da Infratel Italia.

Per operatori che si erano accreditati per la prima fase del Piano Voucher per le famiglie, i tempi saranno più brevi perché sono automaticamente accreditati anche per la nuova fase destinata alle imprese e ai liberi professionisti. Un aspetto importante che va ricordato è che per fare domanda non ci sono limiti di reddito o di Isee.

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