Reddito di cittadinanza, Conte contro Renzi: le parole dell’ex premier

Il leader del movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è tornato all’attacco sul Reddito di Cittadinanza sempre più al centro del dibattito politico.

Reddito di cittadinanza Conte Renzi abolizione
Giuseppe Conte (Ettore Ferrari – Ansa)

Il Reddito di Cittadinanza continua ad essere al centro del dibattito politico. Tra sostenitori moderati, assolutisti e contrari, il sussidio tanto voluto dal Movimento 5 Stelle non finisce di far discutere. A difenderlo nuovamente a spada tratta è intervenuto il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte il quale ha affermato che sarebbe indegno abolirlo.

Reddito di cittadinanza, Giuseppe Conte difende il sussidio a spada tratta

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Matteo Renzi (Matteo Corner – Ansa)

Un Paese che si ritrova sottosopra, con una povertà dilagante e un problema sociale di coesione, e si pensa di rimuovere questa misura di sostegno alla povertà orientata a favorire l’incontro con l’occupazione. La nostra è una politica strana“. Sono queste, riporta Libero, le parole di Giuseppe Conte all’esito dell’ennesimo attacco alla misura baluardo della campagna elettorale del suo partito.

Per il leader pentastellato sarebbe indegno che “una certa politica concentri i suoi sforzi per rimuovere una misura di protezione assolutamente necessaria”.

Giuseppe Conte, durante un comizio a favore di Franco Miceli sindaco, ha poi proseguito affermando che il Movimento starebbe allargare gli obbiettivi, introducendo il salario minimo. Questo, in quanto, ci sarebbero lavoratori percettori di stipendi bassissimi. Un atto dovuto se si pensa al panorama europeo dove tale misura esiste già da molto tempo. L’ex Premier ha reso noto che il suo gruppo è a lavoro sul punto in Senato da tempo.

La stoccata, poi, ad Italia Viva di Matteo Renzi che secondo Conte ha già provato con una raccolta firme ad andare contro il reddito di cittadinanza, ma nonostante non sia andata a buon fine, ci starebbe riprovando adesso. Parole dure quelle rivolte al suo omologo ex sindaco di Firenze, quasi uno sfottò: “E’ una cosa indegna. Se Renzi lanciasse un referendum per mandare via a casa se stesso, il quorum lo raggiungerebbe“.

Per Conte il reddito non si tocca e si dice pronto a sostenere qualsivoglia battaglia pur di non vederlo abolito. Anche le forze di destra sarebbero contrarie alla sua erogazione, ma per il leader pentastellato sarebbe tempo sprecato. Conte ha poi chiosato affermando che le dichiarazioni poco gentili nei confronti dei percettori del reddito sarebbero state da evitare. A suo avviso non bisogna “sputare in faccia alla povertà” andando contro una riforma che l’Italia ha adottato da tempo si, ma in ritardo rispetto ad altri Paesi.

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