Le 1000 lire in moneta d’argento che valgono un capitale

1000 lire in argento che commemora un grande evento della storia. Quanto sono disposti a pagare appassionati e collezionisti

Mille lire moneta
Foto Facebook

La banconota con il volto di Maria Montessori è quella a cui più è legato chi ricorda la lira. È stata l’ultima 1000 lire in circolazione prima che lasciasse spazio alla moneta unica europea. Essendo un pezzo piccolo, l’hanno avuta tra le mani tutti, anche chi nel 2002, anno dell’entrata in vigore dell’euro, era poco più che un bambino.

Molti di noi conservano ancora le lire, sia in banconote che in moneta. Tanti lo hanno fatto per nostalgia, molti sperando che un giorno potessero valere una fortuna. In effetti le monete non più in circolazione, oltre al fascino e il valore affettivo, possono averne anche uno economico, ma dipende da vari fattori.

Sono tre gli elementi che bisogna considerare per poter dire che la moneta o la banconota (così come un pezzo di antiquariato) vale o meno. Innanzitutto l’anno di coniazione, quindi quanto è vecchia la moneta. Secondo elemento la rarità, dunque quanti pezzi di quella serie sono state realizzate e quante possono essere in giro. Terzo è ultimo elemento – l’unico che può governare il possessore – è lo stato di conservazione.

1000 lire in moneta: Roma capitale

Ad esempio, le 1000 lire con l’immagine di Marco Polo possono aver eun valore di 230 euro. Nulla di sensazionale, ma significa che se viene conservata bene, nei prossimi anni può valere di più. Quella più nota con la Montessori più o meno la stessa cifra.

Discorso diverso per le monete d’argento coniate nel 1970 in occasioni del centenario di Porta Pia e della proclamazione di Roma capitale d’Italia.

La moneta è conosciuta proprio come 1000 lire Roma capitale. Sul dritto che la testa velata di Concordia (dea dell’antica Roma) e gli anni di riferimento, 1870-1970.

Sul lato rovescio c’è il pavimento della piazza del Campidoglio, il progetto di Leonardo, con il valore nominale e la R della Zecca dello Stato.

Secondo Monete di valore, furono realizzate 2.500 esemplari con la scritta Prova sul rovescio e il valore, con conservaziona a Fiori di Conio, può essere anche pari a 600 euro. Senza la scritta Prova non è più una moneta rara perché furono coniate circa 3 milioni di pezzi. In questo caso, anche in ottimo stato di conservazione, il valore può essere pari a 15 euro.

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