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Risparmio

Assegno di accompagnamento INPS fino a 950 euro senza ISEE

Pubblicato da
Giovanni Cardarello

La Legge 104 del 1992 è uno dei pilastri del Welfare State italiano, all’interno del suo dettato riveste particolare rilievo il cosiddetto assegno di accompagnamento. Ecco di cosa si tratta, come funziona, quanto vale e chi ne ha diritto.

Assistenza domiciliare (Foto Twitter)

Nel febbraio del 1992, al termine dell’ultima Legislatura della cosiddetta Prima Repubblica viene varata una legge i cui effetti, ancora oggi, a trenta anni di distanza, vengono considerati uno dei pilasti del sistema del welfare state italiano.

Parliamo della Legge 104/1992  la legge-quadro, intesa come legge di sistema, che regola l’assistenza, l’integrazione nella società ed i diritti delle persone disabili. La legge 104, tra le altre cose, regola un aspetto fondamentale della vita delle persone disabili.

Parliamo delle prestazioni economiche che lo Stato italiano mette a loro disposizione per vivere una vita serena e dignitosa. Particolare rilievo rivestono in questo senso le pensioni e gli assegni di invalidità ed inabilità. Ma c’è una prestazione meno conosciuta che per molte persone rappresenta un valore aggiunto fondamentale.

Assegno di accompagnamento senza ISEE: ecco come

Assistenza domiciliare (Foto Twitter)

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Parliamo di una prestazione per la quale non è previsto alcun vincolo legato all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, il famigerato ISEE. Un valore che per l’INPS è spesso causa bloccante per la concessione del servizio. La prestazione, nello specifico, è l’assegno di accompagnamento altresì conosciuta come indennità di accompagno.

L’assegno, dal valore che oscilla tra i 525,17 ed i 946,80 euro mensili, come detto non solo non ha vincoli legati all’ISEE, ma non ha nella sua erogazione vincoli anagrafici e nemmeno relativi di reddito familiare.

La prestazione viene concesso alle persone disabili che risultano non autosufficienti e che al contempo abbiano una percentuale di invalidità del 100%. In sostanza parliamo di tutte quelle persone che hanno una capacità lavorativa ed una autonomia pari a zero. Rientrano nella categoria i ciechi ed i mutilati.

Lo scopo del provvedimento è quello di avere una cifra fissa e mensile a disposizione da utilizzare per elevare il livello delle prestazioni di supporto alla persona. In sostanza sono fondi che hanno lo scopo di migliorare la vita quotidiana della persona disabile da utilizzare  in favore della famiglia o degli assistenti che si occupano del soggetto non autosufficiente per coprire le spese relative alla mobilità ed all’assistenza stessa.

 

Giovanni Cardarello

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata

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