Come fare ricorso se la bolletta è troppo alta

Si tratta di un momento difficile per i costi di luce e gas. Comunque, se non siete soddisfatti, c’è una precisa procedura da effettuare.

bolletta alta
Bolletta (Pexels)

In questo ultimo periodo, come sappiamo anche troppo bene, il caro energia ha portato a un innalzamento spaventoso delle bollette della luce e del gas.

Insomma, questi due servizi peraltro fondamentali e basilari sono diventati, ben presto, una sorta di angoscia per svariate famiglie italiane, soprattutto per quelle che, già di per sé, non versano in buone condizioni economiche.

A tal proposito, già prima della formazione del nuovo esecutivo, il Governo precedente aveva cercato di dare una mano ai più bisognosi che non superano una certa soglia di reddito.

In particolare, si tratta del cosiddetto bonus sociale che dovrebbe rimanere stabile fino al prossimo 31 dicembre. Ma, al momento, alla guida del Paese c’è Giorgia Meloni con una coalizione di centrodestra e ventiquattro ministri.

Bisognerà attendere, però, ancora un poco per capire effettivamente se ci saranno delle modifiche future anche in questo senso. Anche se, qualcuno ha già parlato di un possibile rafforzamento del sostegno stesso, magari elargito persino senza la presentazione dell’ISEE.

Tuttavia, se per caso avete già ricevuto delle bollette stratosferiche che, a occhio e croce, vi paiono ingiustificabili anche per la situazione odierna, allora, non tutto è perduto.

Prima di fare qualsiasi cosa, però, dovreste essere certi delle vostre affermazioni e di controllare, perciò, se non ci siano delle effettive problematiche all’impianto o se, ci sia la malaugurata ipotesi che qualche malintenzionato stia abusando della vostra rete elettrica.

Gli altri dettagli

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Comunque sia, se vi sembra che non sussista alcun malfunzionamento, lo step principale è quello di contattare il servizio clienti del vostro gestore per chiedere, per l’appunto, delucidazioni in merito.

Se, però, anche questa operazione non dovesse bastare a chiarire i dubbi, allora, dovreste optare per un reclamo scritto al quale dovrete allegare il numero della fattura che contestate, il codice cliente, e naturalmente, la ragione per la quale credete che l’importo non sia corretto.

Il gestore in questione, quindi, avrà tempo esattamente quaranta giorni per rispondervi. Ma, se non lo farà o se avrà fatto delle affermazioni che ancora non vi convincono appieno, c’è anche un’altra strada da tentare.

Ci stiamo riferendo, per l’appunto, all’Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità, spesso abbreviata con la sigla ARERA. Lo sportello per il consumatore si può contattare al numero verde 800.166.654 al quale vi verranno date tutte le informazioni per procedere con il reclamo.

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