Scopri quale metodo utilizzano gli hacker per accedere ai tuoi dati dell’account di WhatsApp, grazie a una vulnerabilità nel sistema di verifica dell’applicazione di messaggistica.
Nell’ultimo periodo di tempo, c’è stata una massiccia ondata di hackeraggi in WhatsApp. Sebbene gli aggressori agiscano in modi diversi, il più comune è il furto dell’account tramite la segreteria telefonica. Cercheremo in questo breve articolo di capire come agiscono gli hacker e come proteggersi.
Chi prova a rubare il tuo account di WhatsApp sfrutta una vulnerabilità all’interno del sistema di verifica dell’app di messaggistica. Attraverso un semplice sistema, gli hacker tentano di entrare negli account altrui rubando il codice di sicurezza per attivare WhatsApp su un altro dispositivo.
Se gli hacker ci riescono, hanno pieno accesso a tutte le informazioni che l’utente ha nelle sue chat. In sostanza, se il codice non ti arriva via sms quando stai creando il tuo WhatsApp, può essere dettato telefonicamente ed è lì che l’hacker potrebbe entrare in azione.
In pratica, come avviene la truffa? Tutte le compagnie telefoniche permettono di consultare la segreteria telefonica da un altro telefono. Per fare questo basta il PIN e, dato che nessuno è abituato a usare questa opzione, generalmente le cifre che solitamente si usano quando qualcuno lo fa, sono molto semplici.
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Quasi tutti, in sostanza, ormai usiamo PIN come 0000, 1111 o 1234, dunque shiunque cerchi di hackerare il tuo WhatsApp, innanzitutto scaricherà l’applicazione sul proprio cellulare e registrerà il proprio account con il tuo codice di sicurezza. Quindi richiederà che gli venga inviato il codice di verifica tramite chiamata. In genere chi procede all’hackeraggio lo fa di notte, quando spegniamo il telefono o lo mettiamo in muto.
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Se non rispondi, il codice andrà direttamente alla tua casella vocale. L’hacker potrà accedervi per scoprire il PIN. E così entrerà nel tuo WhatsApp, in un secondo momento. Come metodo di prevenzione, si consiglia di aggiornare periodicamente il PIN, con cifre facili da ricordare ma che non assomigliano per nulla alle opzioni comuni. Si può inoltre ricorrere alla verifica in due passaggi, che dovrebbe evitare il peggio.