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Attualità

Negozio chiude per mancanza di gente con “voglia di lavorare”

Pubblicato da
Chiara Longo

Si tratta di una situazione che, in men che non si dica, ha scatenato diverse polemiche all’interno di una certa comunità.

(Adobe) – Bonificobancario.it

Sembrerebbe un controsenso quello che è avvenuto di recente in un punto vendita italiano che, per la precisione, si trova in Friuli-Venezia Giulia.

Una situazione che, in effetti, in tempi di crisi economica, potrebbe davvero non verificarsi. Eppure, forse, non è nemmeno la prima volta che accade, dato che, anche in precedenza, sono successi fatti simili.

Insomma, quando le offerte di lavoro sono carenti e molti candidati inviano migliaia di curricula nella speranza di essere assunte, non ci si aspetta che, invece, un negozio sia costretto a chiudere per mancanza di personale.

Invece, a voler guardare, è proprio quello che è stato riportato nelle ultime ore e che si è registrato nel Comune di Valvasone, in provincia di Pordenone. Ma, vediamo, più nel dettaglio anche la polemica che ne è successivamente scaturita.

In particolare, protagonisti di questa vicenda sono il consigliere del consorzio agricoltori che ha abbassato la serranda di uno dei suoi centri, il sindaco della suddetta località e una manciati di abitanti e dipendendi del posto.

La polemica

Ebbene, Renato Zampa, proprio di recente, ha affisso un cartello di fronte alla Cospalat, affermando che l’attività viene chiusa per mancanza di personale che ha voglia di lavorare.

Tuttavia, il primo cittadino Markus Maurmair non ci sta a queste insisuanzioni e sul suo profilo social ha voluto sottolineare che, prima di esternare certi giudizi, bisognerebbe anche informare riguardo agli stipendi, probabilmente secondo lui non adeguati, e in generale al contesto lavorativo che, a suo avviso, forse un po’ complicato.

Maurmair, infatti, ha descritto una condizione piuttosto allarmante, come, per esempio, le temperature del locale troppo basse e le avvenute rapine a mano armata. Che dire, secondo il sindaco sarebbe una scusa per aver volute fare una chiusura preventiva.

Così, tra i cittadini, c’è chi è d’accordo con il sindaco, come, per dirne uno, una persona anomina che, di fianco all’avviso di Zampa, ne ha posto un altro che riporta la scritta: Vergognatevi.

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Dal canto loro, viceversa, alcuni dipendenti della Cospalat avrebbero invece affermato di non avere niente da recriminare riguardo alle condizioni all’interno del negozio, piuttosto hanno voluto evidenziare la scarsa responsabilità di certi colleghi.

Chiara Longo

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Chiara Longo