In Europa, fino al 2032, il roaming dati sarà gratuito: zero costi per l’utilizzo di internet con il proprio cellullare quando ci si trova all’estero.
All’interno dell’Unione Europea, chi utilizzerà il proprio cellulare non dovrà sopportare costi aggiuntivi per l’utilizzo di internet. E ciò fino al 2032, stando ad un accordo sottoscritto dalle Istituzioni Europee che quindi, proroga il costo zero del roaming compreso il 5G.
Roaming dati, gratis fino al 2032: zero costi per internet sul cellullare all’estero
L’Unione Europea, riporta TgCom24, ha prorogato per altri 10 anni il costo zero del roaming dati per i cittadini che viaggiano all’interno dei suoi confini. Questo il risultato di un accordo che le istituzioni europee hanno siglato e che consentirà di non sostenere costi per il traffico internet sui cellulari quando ci si trova all’estero. Non solo, sarà anche garantito che velocità di connessione e qualità della stessa rimarranno proprio come quella della Nazione in cui si risiede.
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Il nuovo protocollo entrerà in vigore il prossimo 1 luglio ed andrà a prorogare quello che attualmente è noto con il nome di “Roam Like Home“. All’interno dell’accordo si legge che oltre al roaming, non saranno previsti costi aggiuntiva anche per i numeri di emergenza sia che contattati tramite telefonata che tramite messaggi. Oggetto dell’intesa anche le chiamate all’interno dell’Ue nonché le tariffe di roaming all’ingrosso. A fortemente volere la loro gratuità alcuni eurodeputati che hanno spinto per abolire i supplementi addebitati alle chiamate oggi del valore di 0,19€ al minuto.
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Quanto al roaming all’ingrosso, riporta TgCom24, gli operatori dovranno limitare i costi a 2€ per Gb a partire dal 2022 e ad arrivare ad 1 euro nel 2027. Ciò significa che, quandanche gli avventori dovessero superare i limiti di soglia, comunque non pagheranno più di quella cifra imposta.
Il commissario Ue Thierry Breton ha spiegato, scrive Tgcom24, che viaggiare senza dover pensare al conto telefonico è un’ulteriore riprova del Mercato unico europeo. Un passo in avanti di cui si inorgoglisce anche il Parlamento che ha affermato di aver raggiunto un obbiettivo anelato: quello di migliorare la condizione dei consumatori.
