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Attualità

Costo delle case, dopo 10 anni neri qualcosa si muove: buone notizie

Pubblicato da
Marco Sparta

In dieci anni il costo delle case in Italia sarebbe diminuito del 15%, ma oggi il trend si starebbe invertendo: l’analisi dell’Eurostat.

(Foundry Co – Pixabay)

Il costo degli immobili dal 2010 al 2020, in Italia, sarebbe calato del 15%. Questo quanto emerge dall’edizione interattiva di Housing in Europe – 2021 dell’Eurostat. Un’analisi che ha altresì preso in considerazione il mercato europeo. Il trend, però, a quanto pare sarebbe prossimo all’inversione.

Costo case in Italia, in dieci anni -15%: il quadro dell’Eurostat

(Arek Socha – Pixabay)

In Italia dal 2010 al 2020 i costi delle case sarebbero calati del 15%. Un trend che ha iniziato a vedere una lieve inversione con un aumento del 4,2% nel terzo trimestre 2021.

Questo quanto emerso, riporta Sky Tg24, dall’edizione interattiva di Housing in Europe 2021 dell’Eurostat che si è occupato anche di delineare i contorni del mercato immobiliare europeo.

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Ed è proprio in Ue che dal 2013 si sarebbe registrato un aumento sempre costante, che ha toccato il suo massimo nel quinquennio 2015/20. L’opposto, sostanzialmente, di quanto sarebbe accaduto in Italia dove il 2011 sarebbe stato l’anno più nero, per vedere un minimo di stabilizzazione solo tra il 2018 ed il 2019.

Tuttavia, per il Bel Paese, come anticipato in premessa pare che qualcosa stia cambiando, in meglio. Già a partire dal mese di luglio i prezzi “del mattone” sarebbero risaliti del 4,2% registrando una crescita che non si vedeva da tempo.

A determinare questo valore non soltanto le nuove costruzioni, ma anzi in maniera più considerevole il patrimonio immobiliare già esistente che rappresentano l’80% dell’intero comparto. Ad essere maggiormente interessato il mercato del Centro Nord, meno il Mezzogiorno.

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A livello europeo, ha rilevato l’Eurostat, altri due paesi insieme all’Italia avrebbero patito la medesima situazione. Si tratta di Cipro e Spagna che però, occorre precisare, non hanno registrato cali a doppia cifra, attestandosi rispettivamente al -4% ed al -5%.

Di converso, riferisce Sky Tg24, le Nazioni dell’Est hanno avuto un esponenziale aumento del valore delle vendite: Lituania, Estonia, Ungheria hanno visto schizzare i loro margini. Stesso dicasi per Austria e Lussemburgo.

Ma ad essere stati presi in considerazioni anche gli affitti che nell’Ue si sarebbero attestati ad un +14% rispetto al 2010. Aumento che anche in Italia si è registrato, ma in modo più contenuto con un solo +6,5%.

Marco Sparta

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