Congedo straordinario dal lavoro per assistere la suocera, si può chiedere?

Congedo straordinario dal lavoro, si può applicare per assistere la suocera? Tutte le condizioni necessarie

Concedo straordinario dal lavoro
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Il congedo straordinario di 24 mesi dal lavoro per i dipendenti è previsto dalla legge 104 del 1992, periodo nel quale è consentito assiste un familiare convivente ma ricevere comunque lo stipendio.

I casi però possono essere dei più svariati. Quando in una famiglia si presenta una situazione del genere non è mai facile capire subito se e come si possono usufruire dei benefici della legge.

Uno di questi potrebbe essere se ad assistere un parente malato, la suocera, possa essere la nuora. Il caso era stato sollevato da una lettrice di money.it che ha risposto al quesito. Ma per capire bene qual è la risposta, bisogna prima comprendere la situazione perché ogni caso è a sé.

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Congedo straordinario dal lavoro, fondamentale la residenza

La donna in questione chiede se può usufruire del congedo di 24 mesi retribuito per assistere la suocera. Il marito – figlio unico della donna da assistere – è pensionato – ed è anche l’unico che potrebbe assisterla.

Chi fa la richiesta specifica una situazione burocratica molto importante per la legge, ossia che le due donne vivono nello stesso Comune ma a indirizzi diversi, quindi in due residenze.

Il diritto al concedo prevede un ordine familiare che può scalare solo – dice la legge – per “mancanza, decesso o patologia invalidante dell’avente diritto”.

Il primo è il coniuge convivente e se la persona da assistere non coniugata, i genitori, e se queste figure non ci sono, il diritto passa ai figli. Per il suddetto caso, se la donna che ha bisogno di assistenza non ha all’interno della propria casa il coniuge o il figlio, il diritto può andare alla nuova, ma a una condizione: è necessario spostare la residenza.

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Quanto spiegato si profila come l’unica soluzione perché non è praticabile neanche l’iscrizione al registro della popolazione temporanea per usufruire del diritto visto che si può applicare solo se il caregiver (chi assiste) ha residenza in un Comune diverso.

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