Cessione dei crediti, con il decreto in arrivo cambierà di nuovo: tutte le novità

La prossima settimana entrerà in vigore il nuovo decreto: il Consiglio dei Ministri ha apportato dei cambiamenti al meccanismo della cessione dei crediti. Queste sono le novità

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(Pixabay)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto che dovrebbe entrare in vigore martedì 15 febbraio. Questo conterrà delle misure volte a fronteggiare l’aumento delle bollette per famiglie ed imprese e correggerà alcuni meccanismi per quanto riguarda la cessione dei crediti.

L’obiettivo per questo decreto è che diventi un emendamento al decreto Sostegni ter e verrà approvato entro il prossimo mese.
In riferimento alla cessione dei crediti, è necessario trovare un equilibrio tra il divieto di cessione multipla introdotto dal decreto Sostegni ter e i limiti anti-frode imposti dall’Agenzia delle entrate.

La possibilità di una sola cessione ha già causato diverse proteste da parte dei cittadini, costretti a fermare i lavori ormai da settimane.
Non sono poche le aziende che hanno chiuso i cantieri, mentre alcune famiglie intente a fare i lavori in casa (sfruttando ad esempio l’agevolazione del superbonus 110%) si sono ritrovare a non poter cedere il credito, opzione che sicuramente era più conveniente rispetto ad altre alternative quali sconto in fattura e detrazione in base al proprio reddito.

Anche il Parlamento ha agito in favore degli italiani: ha chiesto al Governo un nuovo decreto che intervenisse sull’attuale sistema della cessione del credito.
Nel dettaglio, sono stati la Lega e il Movimento 5 Stelle a spingere per cercare con urgenza un compromesso.
L’obiettivo della pressione è quello di portare alla modifica del decreto Sostegni ter, il quale vieta la cessione del credito a catena, a partire dal 7 febbraio.

Nuovo decreto: cosa cambierà per la cessione dei crediti

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I cambiamenti che interessano la cessione dei crediti prevedono che tale cessione avverrà tra istituti sotto controllo della Banca d’Italia, quindi tra banche e i vari intermediari.

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Questa rivisitazione comunque non risolverà alcuni problemi: le aziende pubbliche, come Cassa Deposito Prestiti, le Poste ed alcuni istituti bancari restano in attesa di capire chi risponderà dei 4,4 miliardi di frodi fiscali. 2 miliardi evasi dalla cessione dei crediti sono già stati sequestrati.

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Riassumendo, dunque, dal 27 gennaio è entrato in vigore il decreto Sostegni ter. Quest’ultimo prevede che a partire dal 7 febbraio venga consentita un’unica cessione o si incappa nell’annullamento del contratto.
Nel periodo compreso tra il 27 gennaio e l’ufficiale entrata in vigore del decreto, è possibile effettuare ulteriori cessioni del credito e mantenerle anche dopo il 7 febbraio.
L’Agenzia delle Entrate ha preso un provvedimento in data 4 febbraio. Ha prorogato il termine ultimo di 10 giorni, quindi la data di scadenza è slittata al 17 febbraio.

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