I soldi: quando, come e perché sono nati? Secoli fa non venivano usati

I soldi sono sempre un problema per tutti, senza dover neanche spiegare il motivo: un tempo non esistenavno neanche

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Antiche monete del Regno di Israele tra l’XI e il XIII secolo (Getty Images)

Si ammazza, si fanno guerre, c’è chi si ammala per essi ed è disposto a far di tutto pur di averli. Tutto gira intorno al dio denaro senza il quale il mondo si fermerebbe.

I soldi scandiscono la nostra vita. C’è chi sfrutta il lavoro degli altri pur di averlo, chi lo accumula in modo patologico, senza spendere mai, chi li sperpera e chi non è ha a sufficienza per sopravvivere.

I soldi sono la dannazione degli uomini, ma non è sempre stato così. Fin dalle scuole elementati ci hanno insegnato che un tempo lontanissimo dal nostro non esistevano.

Chi voleva qualcosa, un oggetto, lo scambiava con un altro che già possedeva: era il famoso baratto. Avveniva in occasione delle feste e dei riti religiosi e c’erano luoghi deputati per questa funzione che non era un mercato, almeno non come lo conosciamo noi oggi.

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I soldi, da valore per gli scambi all’accumulo

Pixabay

San Basilio diceva che il denaro è “lo sterco del demonio“. Tante sono le definizioni assolutamente negative sui soldi, creati da un essere imperfetto come l’uomo. Ma perché questa necessità?

Con il baratto il “venditore” aveva notato che non sempre gli era utile ciò che il “compratore” offriva e così per dare un oggetto in cambio, non ne prendeva un altro ma una sorta di testimonianza del credito, qualcosa da tenere e che poteva essere utlizzata per altri scambi.

Così ad Efeso, una città dell’Asia Minore, nel VII sec. a. C, sotto il regno dei Lidi, nacque un metallo utilizzato negli scambi come valore di riferimento.

Questo il momento in cui i soldi hanno cominciato ad avere un’importanza maggiore rispetto a qualsiasi altro strumento di scambio. Se oggi siamo abituati a “pagare” qualsiasi cosa, quando c’era il baratto ma anche già con l’invenzione dei soldi, per risolvere diatribe, conflitti o per omaggiare le divinità e i templi, venivano offerti beni fondamentali per la propria sopravvivenza, dai pacchi di sale al bestiame.

Erano valori di una certa importanta. I soldi hanno poi preso il sopravveto su tutto, sono stati utilizzati per scambiare ogni tipo di oggetto e mentre il mercato e l’uomo si evolveva sotto tanti punti di vista, la lavorazione del metallo non aveva sempre lo stesso passo e in Cina, anche per comodità, la moneta divenne di carta.

Facile da trasportare e da conservera. Il deposito dei soldi, poi, è diventato quasi ossessivo quanto necessario e l’accumulo di essi ha messo l’uomo contro l’uomo ancora di più.

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In tempi molto più recenti, con l’evoluzione del sistema capitalista negli ultimi secoli, i soldi non sono stati utilizzati solo per l’acquisto di beni da conservare ma per fare altri soldi da accumulare. L’investimento di soldi per comprare merce e fare altri soldi. Un ciclo infernale che porta anche a morte e distruzione.

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