Borsa di studio per formazione manageriale: a chi spetta e come inviare la richiesta

Il mistero dell’Università ha messo a disposizione borse di studio per formazione di tipo manageriale: capiamo chi può fare la richiesta e in che modo procedere.

borse di studio formazione manageriale
(Pixabay)

Il Bonus formazione e credito d’imposta è un’iniziativa presa con il decreto Sostegni bis. Il Mur, ministero dell’Università e della Ricerca, ha stabilito la normativa per ottenere la Borsa di studio per formazione manageriale. Ha ufficializzato i dettagli il 19 novembre 2021 e li ha resi noti sulla Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio 2022.
In linea molto generale, il sussidio spetta alle imprese che hanno investito in capitale umano nei settori dello sviluppo economico e sociale del Paese, promuovendo l’inserimento nel mondo del lavoro ai neolaureati del 2021 e 2022.

L’articolo 48 bis del decreto Sostegni bis definisce la normativa del Bonus formazione. Va a premiare le imprese che sostengono iniziative formative in ambito manageriale. La formazione viene portata avanti da istituti specializzati, pubblici e privati, e da università pubbliche e private.

Dunque, possono richiedere il Bonus formazione le imprese residenti o le organizzazioni stabili in Italia seppur di soggetti non residenti.
Non ci sono dei requisiti da rispettare per quanto riguarda la forma giuridica, il settore in cui operano e il sistema contabile utilizzato.
Vengono però escluse le aziende in difficoltà, prossime allo scioglimento, sottoposte a processi di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo e amministrazione controllata.

Bonus formazione manageriale: tutti i dettagli sulla borsa di studio

borse di studio formazione manageriale
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In base alla grandezza dell’azienda varierà l’agevolazione economica: il decreto Sostegni bis stabilisce il 100% per piccole e micro imprese, fino al 90% per le imprese medie e fino all’80% per le grandi imprese.
L’importo massimo è di 100.000 euro ed è valido per corsi di aggiornamento, master di primo e secondo livello e altri corsi formativi per i quali il Mur riconoscerà 60 crediti che rientrino nella categoria Ateco 85.43 (istruzione post universitaria in ambito manageriale).
Nel caso delle università, valgono anche 60 European credit transfer system o, in alternativa, un volume di lavoro pari a 1500 ore.
Nel caso di istituti specializzati, sono necessari gli accreditamenti Asfor, Equis, Aacsb di una durata che non scenda sotto le 1000 ore complessive, di cui 700 di formazione in aula e almeno il 30% di tirocinio.

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Il Mur renderà pubblico l’elenco delle imprese che aderiranno al progetto e assegnerà i bonus fino ad esaurimento scorte. Il Governo ha stanziato 500mila euro.
L’Agenzia delle entrate pubblicherà online la lista degli assegnatari prima che venga data loro comunicazione.
La scadenza per procedere con l’invio della domanda è fissata per il 28 febbraio 2022 per le erogazioni ricevute lo scorso anno, mentre per le erogazioni ricevute nel corso di quest’anno, la data di scadenza sarà il 28 febbraio 2023.
Il ministero approverà un decreto con l’elenco delle imprese abilitate a richiedere l’agevolazione.

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I beneficiari potranno ricevere il sussidio solo in compensazione, dopo la presentazione del modello F24 attraverso i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Verrà assegnato dopo quindici giorni dalla data di comunicazione del riconoscimento del credito dal Mur.

 

 

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