Caro bollette: come contrastare tale situazione, le aziende hanno una soluzione. Tutti i dettagli al riguardo.
Il caro bollette non è più un mistero, in Italia è un tema all’ordine del giorno e i cittadini chiedono aiuto al Governo che sta lavorando per trovare delle strategie da adottare. Intanto, l’aumento è arrivato come un fulmine a ciel sereno.
Gas, luce, acqua, carburante, beni di prima necessità, niente è rimasto fuori e sia le famiglie che le aziende cominciano a preoccuparsi. Cosa potrebbe succedere? Al centro del mirino ci sono le imprese che devono contrastare l’aumento, ma quale potrebbe essere una delle possibili soluzioni?
Caro bollette e smart working, qual è la relazione?
Con l’arrivo del Covid-19, le aziende si sono ritrovate a dover adottare lo smart working. Milioni di persone sono state costrette a lavorare direttamente da casa nei mesi di lockdown e molti non sono ancora rientrati in ufficio.
Poi il caro bollette è stato un altro aspetto che ha messo in difficoltà le aziende che ancora una volta si trovano a fare i conti con nuove strategie.
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Così molti dipendenti in accordo con i datori di lavoro hanno accettato lo smart working che viene visto come una soluzione per diminuire le spese. Secondo uno studio portata avanti dai Codacons esso garantisce ad ogni lavoratore di risparmiare annualmente tra i 2.845 euro e i 5.115 euro e di conseguenza fa guadagnare una settimana all’anno se si fa riferimento agli spostamenti casa-lavoro. Inoltre per le aziende è evidente un taglio del 30%.
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“Se inizialmente era stata la pandemia a rivoluzionare il modo di lavorare introducendo in Italia lo strumento dello smartworking – spiega il Francesco Tanasi docente dell’Università San Raffaele Roma – ora è il caro-bollette a modificare le scelte di un numero crescente di aziende”.
Si tratta di una soluzione temporanea o in il futuro è sempre più smart? E’ ancora presto per dare una risposta definitiva, ma la seconda ipotesi non è da escludere.
