Canone Rai 2022 per le Partite Iva, cosa prevede il decreto del Mise

Canone Rai 2022 per le Partite Iva, il 23 febbraio è stato pubblicato il documento ufficiale del Ministero: i contenuti

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Sono due le notizie che riguardano il canone della televisione pubblica italiana per le Partite Iva. La prima è che lo slittamento è stato confermato anche per quest’anno. Da sempre il saldo doveva avvenire entro il 31 gennaio ora ci sarà tempo entro il 31 marzo causa emergenza pandemia, la secondo riguarda l’importo.

Con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 febbraio 2022, è stato disposto che ques’anno la cifra da pagare è rimasta invariata. L’obblig  è di chi ha uno o più televisori all’interno di esercizi pubblici, locali dove è previsto l’ingresso di persone con finalità di lucro al di fuori dell’ambito familiare.

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Canone Rai 2022, i costi e le esenzioni

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Ma quanto bisogna pagare? L’importo è diverso in base all’attività dell’esercizio. Per il 2022, resta di 6.789,40 euro ed un minimo di 203,70 euro e sono su base trimestrale, semestrale e annuale. Per fare un esempio, gli hotel a 5 stelle con cento o più camere, il canone annuale è di 6.789,40 euro, il sementrale di 3.463,98 euro e il trimestrale di 1.801,28 euro.

Dal governo Renzi in poi il canone Rai è stato inserito nella bolletta di luce ma è diverso il discorso per le attività commerciali che hanno apperecchi, anche radio, che possono trasmettere. Se un negozio ha varie sedi bisogna pagare per ognuna di esse. Il motico è che la validità del contratto ha validità limitata con l’indirizzo in questione.

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Ricordiamo che ci sono luoghi dove il pubblico è ammesso (rispettando sempre le norme vigenti) dove c’è l’esenzione della tassa e riguarda anche nei negozi stessi.In questi ultimi rientrano i commercianti che vendono proprio i televisori. Si solito li lasciano accesi proprio per mostrare la qualità delle immagini e si trasmettono proprio canali della televisione pubblici. La tassa non si paga neanche nelle sedi delle forze armate inclusi gli ospedali militari.

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