Lucio Dalla, il patrimonio lasciato dal grande artista

Lucio Dalla dieci anni fa lasciava un vuoto immenso nella musica italiana. L’eredità non è solo artistica ma anche materiale

Lucio Dalla
Lucio Dalla (foto Ansa)

Di Lucio Dalla ci sono immagini in bianco e nero ma il suo nome e le sue canzoni le troviamo anche sui social condivise dai giovani. Un chiaro segno dell’immortalità della sua arte che supera confini e generazioni.

Il 1 marzo 2012, dunque poco prima di quel famoso 4 marzo, giorno della sua nascita e titolo di una delle canzoni più belle,e poco dopo aver partecipato al Festival di Sanremo come autore del brano cantato da Samuele Bersani (autore del testo di Canzone, altro capolavoro della discografia di Dalla), il musicista bolognese ci lasciò.

Il suo addio diede modo di parlare di tanto altro e non solo delle canzoni e della cronaca di quei tristi giorni ma si scatenò la polemiche sul patrimonio e l’eredità.

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Lucio Dalla, molti gli eredi spuntati

Lucio Dalla
Foto Ansa

La casa museo in via D’Azeglio a Bologna, i diritti Siae, quadri, mobili antichissimi e barche, una grande passione di Dalla sulle quali, pare, a largo componesse canzoni dondolandosi sulle onde.

Il patrimonio è vasto e subito dopo l’estremo saluto, come spesso succede quando c’è la dipartita di una personalità nota dotato di un grande patrimonio, ecco puntuali tanti che si sono presentati come legittimi eredi.

In quei giorni tristi e convulsi dopo i funerali, Dagospia diede notizia anche di un presento padre biologico proveniente dalla puglia. Un ricco signore di San Giovanni Rotondo, paese dov’era anche Padre Pio del quale era amico in quanto molto religioso. Si tratta del cavalier Francesco Morcaldi, ripresero vari giornali, podestà durante il fascismo e sindaco poi del paese.

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Oggi, a 10 anni di distanza dalla morte del grande cantautore, e alla vigilia del suo 79esimo compleanno – come noto Dalla era nato il 4 marzo del 1943, data che dà il titolo a una delle sue più celebri canzoni – forse andrebbero accantonate liti e discussioni sull’eredità economica, per ricordare quella che fu la sua eredità più sincera. Vale a dire l’immenso patrimonio di canzoni che ci ha lasciato e che non ingialliscono col passare del tempo.

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