Guerra Ucraina, a rischio la ripresa dell’Italia: l’allarme di Confindustria

Guerra Ucraina, a rischio la ripresa dell’Italia per il peso dell’energia: in un Comune bolletta da 85 milioni di euro

Ripresa economica
Confindustria (foto Ansa)

Il caro bollette è un tema scottante come le fatture che apriamo quando le troviamo nella cassetta della posta. Già nel 2021 abbiamo assistito a un aumento poi il conflitto in atto in Ucraina da dodici giorni ha ulteriormente aggravato la situazione.

È ampio il coro delle organizzazioni che da mesi sta evidenziando la drammaticità della situazione per imprese e famiglie. A questo si è aggiunta anche la voce di Confindustria con il presidente Carlo Bonomi che è stato intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione di RaiTre Mezz’ora in più.

Il numero uno degli industriali ha detto che quello che sta accadendo in Ucraina mette a rischio la nostra ripresa economica che già stava rallentando l’anno scorso con i rincari energetici che erano arrivati fino al 400%.

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Guerra Ucraina, ripresa a rischio: cosa si può fare sencon Bonomi

Ripresa economica
Carlo Bonomi (foto Ansa)

Carlo Bonomi non spiega solo qual è la situazione ma consiglia anche una ricetta, cosa bisognerebbe fare per uscire dalla nuova crisi che stiamo vivendo.

L’aumento dei prezzi impone di rivedere il Pnrr e di renderlo più lungo nel tempo ma bisognana anche spostare gli obiettivi della transazione ecologica.

Altra cosa, ha aggiunto, è la sospensione del mercato degli Ets, cioè delle quote inquinanti, che ha definito un percato apeculativo finanziario. Infine, ha aggiunto, è necessario trovare anche una strategia a medio e a lungo termine sull’energia.

La maxi bolletta al Comune di Milano

Il caro bolletta causato dall’umento vertiginoso delle materie prime ormai è una vera e propria emergenza che avrà effetti anche in futuro. Un grosso problema non solo per famiglie e imprese ma anche per gli enti pubblici.

Lo sanno bene ad esempio a Milano che secondo le stime degli uffici comunali preposti l’aumento di luce e gas per gli uffici pubblici potrebbe portare a una maxi bolletta di ben 85 milioni di euro.

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Se lo scorso anno i costi energetici per tutte le strutture di proprietà del Comune, dalla scuole alle sedi istituzionali – era di circa 40-45 milioni di euro, per quest’anno la fattura dovrebbe essere raddoppiata.

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