Risparmio: come evitare l’imposta di bollo su conti e libretti

E’ possibile evitare di pagare l’imposta di bollo sui conti deposito e titoli e i libretti postali? Si, vediamo come.

risparmio bollo conti libretti
(Pixabay)

Il prelievo dell‘imposta di bollo dovuta sui conti deposito e titoli e sui libretti postali avviene in automatico sul conto corrente bancario o postale che sia. Vi è naturalmente una differenza tra persone giuridiche e persone fisiche nell’applicazione di tale imposta. Lo spartiacque lo fa l’importo del saldo contabile di 5.000 euro al di sotto del quale la persona fisica è esente, mentre per la persona giuridica avviene a prescindere dal saldo contabile presente.

L’esenzione per le persone fisiche è attuata a condizione che non si abbiamo più libretti di risparmio in contemporanea il cui saldo complessivo possa risultare superiore alla soglia prevista della giacenza media di appunto 5.000 euro.

Quali sono i casi di esenzione dell’imposta di bollo? Quali sono le possibilità di risparmio?

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Ricapitolando i casi di esenzione sono relativi alle persone fisiche con libretti con giacenza media inferiore ai 5.000 euro e, nel caso in cui si posseggano più libretti, vi è la facoltà di intestarli ad altri componenti della famiglia in modo da rientrare nell’esenzione legale prevista.

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Altro discorso sono i conti di deposito e titoli, che permettono di effettuare investimenti finanziari, creando di fatto rendite sicure con un livello di rischio minimo. Tale strumento consente compravendite di azioni, obbligazioni o titoli di stato, in modo parallelo e separato dalla gestione dei depositi sul conto corrente.

Nel caso dei conti di deposito e titoli la tassazione dell’imposta di bollo viene calcolata con un’aliquota proporzionale pari al 0,20%. Viene meno quindi il parametro della giacenza media, ma subentra quella che risulti al momento dell‘invio dell’estratto conto. Ergo per scansare il pagamento dell’aliquota prevista è sufficiente spostare la somma poco prima del giorno di invio. Ciò comporta la necessità di disinvestire dal conto deposito e trasferire il denaro sul conto ordinario facendo risultare pari a zero la giacenza rilevata il giorno dell’invio dell’estratto conto.

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Semplice quanto efficace soprattutto nel momento in cui l‘invio sia a cadenza annuale e quindi il trasferimento di denaro avvenga una sola volta all’anno. Diversamente più operazioni di questo tipo durante l’anno potrebbero risultare addirittura non convenienti economicamente parlando e rischiose, comportando di fatto l’eventualità di perdere periodi utili alla maturazione degli interessi.

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