Prezzo della benzina alle stelle. La classifica che non ti aspetti

Facile.it ha elaborato una stima relativa al prezzo del carburante previsto attualmente in tutta Europea. Vediamo insieme le differenze. 

Rifornimento caro benzina
Rifornimento – Pixabay

Il costo della benzina ha raggiunto in Italia i massimi storici tanto da sfiorare i 2,2 euro. Complici di tale vertiginoso innalzamento sono la guerra tra Russia ed Ucraina e le accise che ogni Paese applica. Le accise sono una tassa che lo Stato pone sulla fabbricazione o sulla vendita di prodotti di consumo. Secondo un’analisi condotta da Facile.it nel 2022 i consumatori spenderanno oltre 1.750 euro per riempiere i serbatoi delle loro auto. L’Italia è fra i paesi più cari d’Europa per l’acquisto del carburante. Più della metà del costo della benzina è dipeso dalle accise e dall’Iva.

Nello Stato italiano le accise si aggirano intorno ai 0,73 euro per ogni litro. A concorre con il nostro Paese ci sono i Paesi Bassi dove le accise imposte sfiorano i 0,79 euro al litro. Seguono la Finlandia e la Grecia con 0,70 euro e la Francia con 0,68 euro. Fuori dal podio  troviamo la Germania con 0,65 euro ogni litro.

Italia: accise sul diesel più caro d’Europa

Benzina rincaro carburanti
Benzina – Pixabay

L’ Italia è la prima in classifica per la determinazione dell’accise più elevato d’Europa in merito al diesel. Il costo sfiora lo 0,62 euro per ogni litro effettuato. A seguire troviamo il Belgio con 0,60 euro e la Francia con 0,59 euro. A ricoprire il quarto e quinto posto della classifica ci sono la Finlandia (0,53) e i Paesi Bassi (0,49).

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Le accise più basse sono invece detenute dalla Bulgaria sia relativamente al diesel che per la benzina. Esse si aggirano rispettivamente al 0,36 euro e 0,33 per ogni litro. Più o meno la metà di quelle italiane. Le accise sono state generalmente imposte per finanziarie momenti di “crisi” dello Stato come ad esempio terremoti o guerre. A differenza delle altre imposte queste sono fondamentali in quanto assicurano un gettito immediato e costante allo Stato.

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La protesta dei consumatori sta diventando sempre più forte e l’avversione è sicuramente anche da associare al fatto che le accise si pagano su beni necessari che siamo tutti costretti ad acquistare. Inoltre, ad acuire il tutto, c’è la mancata attuazione delle proposte di taglio o di eliminazione delle accise che negli anni si sono susseguite dalle varie forze politiche.

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