Risparmio gestito, segno positivo a febbraio: qual è la banca top in Italia

Qual è la situazione in fatto di risparmio gestito nel nostro Paese, con uno sguardo che rende l’idea anche dello stato di salute generale dei nostri istituti di credito.

Varie banconote in euro
Varie banconote in euro (Pexels)

Risparmio gestito, il mese di febbraio è stato decisamente positivo in tal senso, con numerosi istituti di credito in Italia che hanno fatto segnare un segno positivo. Il risultato è decisamente degno di menzione visto che a gennaio invece il saldo totale del risparmio gestito risultava addirittura in negativo.

Come comunicato da Assogestioni, l’utile netto ammonta a 6,28 miliardi di euro, contro i 4,33 mld segnati a gennaio. La salita è frutto soprattutto del ritorno al segno verde della gestione del portafoglio, grazie ai 2,06 miliardi di euro che hanno portato in dote. Il mese precedente c’era stata invece una perdita di 1,19 mld.

Di contro c’è una discesa dei fondi comuni aperti (da 5,26 miliardi a 3,9 miliardi da gennaio e febbraio) che però non ha influito sul risparmio gestito. Una perdita tamponata, seppur di poco, dai fondi chiusi che invece salgono da 269 a 316 mln di euro.

Risparmio gestito, chi è la banca che fa da capofila in Italia

Personale di banca al lavoro
Personale di banca al lavoro (Pexels)

Inutile aggiungere che la complicata situazione sullo scenario attuale contribuisce a rendere tutto quanto più difficile, anche in ambito finanziario, oltre che per quello politico e sociale. Ora gli analisti e gli esperti del settore sono ansiosi di capire quale sarà l’effettivo andamento riscontrato nel mese di marzo.

C’è da dire che da gennaio a febbraio è calato il fondo totale dell’apparato degli istituti di credito in Italia, che hanno avuto una perdita, comunque contenuta, da 2.551,1 miliardi di euro a 2.508,1 mld.

A fare da capofila è Intesa Sanpaolo, che può annoverare 2,81 miliardi di euro di flussi di denaro. Staccato di un miliardo segue, in seconda posizione, Generali, con 1,25 miliardi. Al terzo posto c’è Amundi con 688 milioni di euro, e poi JP Morgan Am a 415 mln.

Il computo totale delle banche presenti nello scenario nazionale include anche Anima a 380 mln di euro, poi Deutsche Bank a 276 mln, Mediolanum a 255 mln, Mediobanca a 213 mln, M% G a 206 mln. E poi anche Cassa Centrale Banca a 192 milioni di euro ed Arca a 163 milioni. Uniche eccezioni non positivo sono Poste Italiane e Schorders, che fanno segnare dei passivi di rispettivamente 944 mln e 237 mlnn

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