Gli assegni unici e chi sono gli esclusi

Gli assegni unici hanno iniziato a circolare tra le casse degli italiani. Ma si può trarre davvero un vantaggio da questi sostentamenti?

Assegno Unico
Sito INPS – Assegno Unico (Screenshot)

Da marzo 2022 è entrato in vigore l’aiuto economica denominato Assegno Unico. Questa novità sarebbe andata a sostituire i vari assegni famigliare e a cancellare anche alcuni bonus rinchiudendo tutto sotto uno stesso nome. Ma ad essere cambiate non sono soltanto le necessità e gli importi inclusi nel nuovo tipo di sostegno, ma anche il modo in cui questo viene calcolato.

I soldi stanziati per soddisfare le necessità di tutti quei cittadini che richiedono l’assegno unico sono soldi istituiti per un fondo che non andrà a sostegno di tutti i contribuenti. Infatti per accedere all’assegno unico sono richieste alcune caratteristiche fondamentali che inevitabilmente escludono alcune categorie di cittadini.

L’assegno unico e chi ne sarà svantaggiato

Svantaggi assegno unico
Giovani disoccupati (Foto da Pixabay)

Il calcolo dell’assegno unico, a differenza degli assegni famigliari viene fatto in base all’ISEE del nucleo famigliare. Fino a poco fa invece per gli assegni famigliari veniva considerato il reddito famigliare e questo ha comportato un notevole cambiamento nell’attribuzione dei fondi.

La differenza sta nel fatto che il reddito fa riferimento alle entrate percepite in un determinato anno, che solitamente in Italia sono molto basse per la maggior parte delle persone vista la crisi che dura da anni. Invece l’ISEE va a vedere tutto il patrimonio famigliare, considerando l’intera situazione economica di una famiglia.

Di conseguenza l’ISEE è solitamente, in questa situazione, più alto del reddito e quindi saranno meno le famiglie alle quali potrà aspettare un effettivo sostentamento. Ma i disagi non sono ancora finiti. Infatti l’assegno unico, come anche gli assegni famigliari, avevano delle clausole ben precise.

Attualmente in Italia si registra un grande disagio dal punto di vista lavorativo soprattutto per i giovani. Le fasce di età comprese dai 25 anni in su hanno grandi difficoltà nel trovare un impiego e ancora maggiori nel trovarlo stabile nel tempo. In quest’ottica risulta quasi impensabile sposarsi e avere dei figli.

Eppure gli aiuti economici di cui parliamo vanno a favore solo delle famiglie che hanno figli anche fino a 21 anni, escludendo quindi proprio quella classe sociale che maggiormente avrebbe bisogno di aiuto e che sarebbe l’unica a poter far ripartire lavoro e economia.

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