Traffici illeciti legati al Covid-19. I dati

Riscontrate numerose segnalazioni di traffici illeciti soprattutto nel Lazio. Le indagini le collegano alla pandemia da Covid-19.

Illeciti pandemia covid
Strumenti e dispositivi sanitari (Foto da Pixabay)

In ogni situazione chi è propenso ad attivarsi trova sempre il modo per farlo. Purtroppo spesso sono i truffatori che riescono a trovare sempre i canali giusti per i loro introiti. La pandemia ha fornito a molte persone la possibilità di eseguire attività illecite di tipo economico-finanziario.

Durante gli anni della pandemia sono state registrate molte attività sospette. L’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha infatti riportato dei dati secondo i quali le segnalazioni di attività sospette e quindi probabilmente illecite a livello finanziario sarebbero aumentate proprio in questo periodo.

Ovviamente, in merito ai dati in loro possesso, saranno presi dei provvedimenti anche in base alle misure già prese volte a contrastare tali attività. Cerchiamo di analizzare un po’ più nel dettaglio cosa sarebbe successo in questi anni di pandemia.

Truffe e illeciti portati avanti grazie al Covid-19

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Regione Lazio (Foto da Pixabay)

A quanto risulta, durante due anni di pandemia, sarebbero state registrate oltre 7.500 operazioni sospette collegate alla situazione pandemica da Covid-19. Il sistema si prevenzione del riciclaggio e del finanziamento terroristico con il compito di acquisire informazioni ed effettuare analisi finanziare in merito ha ricevuto oltre 2.000 segnalazioni nell’anno 2020 e ben più di 5.000 nell’anno 2021.

La UIF, istituita presso la Banca d’Italia e che si avvale di risorse umane e tecniche per portare avanti le proprie indagini, ha trasmesso tali informazioni agli organi giudiziari di competenza. Secondo i dati che sono stati ricavati da tali segnalazioni e relative indagini si aggirerebbe intorno ai 7 miliardi di euro l’importo segnalato a tal proposito.

Inoltre sembra che queste attività sospette, legate ad esempio alla fornitura di strumenti e dispositivi sanitari come le mascherine, abbiano avuto un’affluenza generale in tutte le regioni d’Italia, ma con qualche eccezione rilevante.

Infatti anche se le attività sono state segnalate in tutto il territorio nazionale è il Lazio la regione più interessata in questa operazione. Infatti sul territorio laziale sono state riscontrate un quarto delle segnalazioni totali. Segue poi la Lombardia, con il 12,5% delle segnalazioni e la Campania, con il 9%.

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