Bancomat, due operazioni sono ad alto rischio: il motivo e come evitarle

La parola Bancomat evoca nei correntisti italiani ed europei sensazioni e pensieri positivi, sensazioni e pensieri legati alla possibilità di usufruire del proprio denaro. Ma attenzione alle ultime regole sulla tracciabilità, possono creare imbarazzi e multe salate. Il motivo

Bancomat interna
Bancomat (Foto Facebook)

Quando nell’ormai lontanissimo 1967 la Barclay’s Bank mise in funzione il primo sportello bancomat nessuno avrebbe scommesso molto sul fatto che quella specie di televisore con una macchina per scrivere incorporata sarebbe diventato un oggetto di grandissima diffusione.

Negli anni in realtà gli sportelli esterni alle banche hanno invaso il pianeta subendo diversi mutamenti ed evoluzioni. Da un lato la grandissima rivoluzione legata alla diffusione di internet ne ha fatto dei veri e propri chioschi multiservizio.

Da un altro lato, la nascita dell’home banking, ne ha spostato la funzione in veri e propri presidi territoriali. Pensiamo, soprattuto, a quelli legati al Banco Posta in funzione anche in territori molto piccoli e con una scarsa presenza di popolazione.

Ma va anche detto ad onor del vero che, secondo molti esperti del settore, il bancomat, cosi come la conosciamo, è progressivamente destinato a sparire. L’obiettivo dei principali istituti bancari mondiali, infatti, è quello di aderire sempre più ad una società cosiddetta cashless. Ossia senza soldi contanti ma solo con soldi virtuali. E le azioni legislative e regolamentari in tal senso sono chiarissime.

Bancomat, occhio alle regole sulla tracciabilità

Pagamento POS
Pagamento POS (Foto Twitter)

A partire dalla Federal Reserve Board degli Stati Uniti passando per la Banca Centrale Europea, soprattutto durante la pandemia da coronavirus covid-19, è un costante diffondersi di strumenti che favoriscono i pagamenti tracciabili e senza contanti.

Per non tacere dei limiti imposti tanto ai pagamenti di denaro contante, ad oggi per i cittadini italiani è di 2000 euro, limite che sale per i pagamenti effettuati dai turisti. Ma attenzione anche ad alcune operazioni, sempre legate all’uso del bancomat, che possono far scattare controlli e multe salate.

Due in particolare secondo quanto appreso dalla redazione di Bonifico Bancario in ambienti vicini all’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, sono sotto la lente di ingrandimento degli ispettori.

La prima, incredibile, ha a che fare con la metodicità. Fare prelievi, bonifici o versamenti simili per più giorni viene considerato come movimento sospetto e viene segnalato in maniera automatica all’antiriciclaggio.

La seconda, più razionale ma non per questo meno insidiosa, ha a che fare con i prelievi in contanti. Se si superano i 10.000 euro parte in automatico nei sistemi bancari un warning. Tre warning nell’arco di sei mesi mettono in azione gli ispettori dell’antiriciclaggio che a fronte di irregolarità (anche le firme in una casella sbagliata) possono attivare multe dai 500 ai 1000 euro.

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