Bonus Bebè 2022, importanti novità a partire da Aprile

Bonus Bebè, quali sono le novità per il mese di aprile? Tutti i dettagli inerenti al pagamento e ai requisiti per ottenerlo.

bambini bonus bebè
Bambini (Pixabay)

Il bonus bebè torna ad essere un argomento centrale per gli italiani che negli ultimi due anni hanno avuto la possibilità di ottenere alcuni aiuti da parte del Governo.

L’Inps ha riportato alcune novità inerenti al bonus bebè riguardanti i pagamenti di Aprile e i requisiti utili per riceverlo. Scopriamo insieme quali sono le decisioni prese dalla Corte Costituzionale su tale tema che sta a cuore a molti cittadini.

Bonus Bebè, tutte le informazioni utili per il 2022

Il bonus bebè 2022 consiste in un sussidio fino a 2.000 euro per ogni figlio erogato su base mensile. Per ottenerlo è necessario possedere alcuni requisiti e richiedere il beneficio all’INPS. Essi sono:

  • possesso della cittadinanza italiana, cittadinanza di un altro Stato dell’Unione Europea.
  • Possono ottenerlo anche i cittadini extra comunitari che possiedono un regolare permesso di soggiorno di lungo periodo, o un permesso di lavoro e/o ricerca.
  • E’ necessario essere residente in Italia e avere il figlio a carico per cui si sta chiedendo l’aiuto economico.
  • il bambino deve essere nato, adottato o preso in affidamento entro e non oltre il 31 dicembre 2022.

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Gli interessati al bonus devono presentare la domanda direttamente all’INPS, attraverso uno servizio specifico e non è obbligatorio l’ISEE: infatti qualora si decida di non presentare il reddito, il nucleo familiare otterrà l’assegno di natalità con un importo inferiore.

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Una novità riguarda i cittadini stranieri che potranno ottenerlo ma possedendo alcuni requisiti. La Corte Costituzionale ha spiegato che dovranno avere:

  • permesso di soggiorno di lungo periodo o carta di soggiorno;
  • permesso di lavoro utile per svolgere attività lavorativa in Italia per un periodo superiore a 6 mesi;
  • permesso di ricerca utile per lo svolgimento di attività di ricerca per un periodo superiore a 6 mesi.

L’Inps fa notare, però, che la prestazione non sarà prorogata ma spetterà solo a chi ha avuto l’evento della nascita o adozione entro il 2021.

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