Assegno Unico, perché si rischia di perdere soldi dal 1 luglio

Assegno Unico, c’è una prima data che segna un limite: cosa succede da quel giorno in poi e perché cambiano le cose

Assegno unico
Pixabay

L’Assegno Unico e Universale è la grande novità fiscale del 2022. Probabilmente dopo il Reddito di Cittadinanza è la più importante misura alla quale ricorrono gli italiani vista la grandissima platea a cui si rivolge.

Ricordiamo brevemente che riguarda tutte le famiglie che hanno figli con meno di 21 anni. L’assegno mensile lo si può ricevere dal settimo mese di gravidanza. Conta l’Isee perché più basso è, più sostanzioso sarà l’assegno ma è comunque rivolto a tutti, anche a chi guadagna molto. Infatti se alla domanda non viene allegato l’Isee, si riceve comunque il minimo che è pari a 50 euro al mese.

La misura è in vigore dal 1 gennaio 2022 e a marzo sono arrivati i primi bonifici. La domanda va fatta entro il 30 giugno 2022, ma cosa succede dopo? Se lo chiedono soprattutto le future mamme. L’Assegno è sempre in vigore, ma dopo quella data cambia qualcosa.

Assegno Unico e Universale: le novità dopo il 30 giugno

Assegno Unico
Sito INPS – Assegno Unico (Screenshot)

La questione non interessa tanto chi ha diritto ad avere i soldi anche dopo il 30 giugno ma chi, avendo diritto già da adesso perché è in corso o è già stato superato il settimo mese di gravidanza, non ha ancora provveduto a presentare l’istanza.

In un comunicato l’Insp ha spiegato qual è la discriminate del 30 giugno. Entro quella data saranno riconosciute le mensilità da marzo 2022 in poi. Dal 1 luglio saranno riconosciuti gli assegni successivo al mese di presentazione della domanda; quindi non ci saranno gli arretrati dal settimo mese di gravidanza

Ma a quanto ammonta l’assegno? Va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l’Isee non oltre i 15 mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per chi ha l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che è pari o più di 40 mila euro, in pratica la stessa cifra che riceve chi non presenta l’Isee.

Non è obbligatorio presentare il documento che attesta la situazione economica ma è bene farlo perché se anche per poco si rentra in una determianta fascia, l’assegno può essere più alto. Ma perché la misura vale anche per chi non presenta il documento? Per la sua natura: ricordiamo infatti che il nome ufficiale è Assegno Unico e Universale, quindi viene erogato per tutti e va a sostituire alcuni bonus (la maggior parte) esistenti fino a un anno fa.

Impostazioni privacy