Prezzi benzina, cosa succederà con la fine del taglio delle accise

I provvedimenti per contenere la crisi legata alla situazione prezzi benzina elevati conoscerà un momento importante ad inizio maggio.

Listino prezzi dei carburanti ad un distributore
Listino prezzi dei carburanti ad un distributore (Foto ANSA)

Prezzi benzina, i rincari che riguardano la stessa ed anche il diesel (che un pò dovunque costa di più rispetto proprio alla benzina, per quella che è una situazione insolita, nd.r.) hanno portato il Governo a varare il provvedimento che riguarda il taglio delle accise.

Ma c’è anche dell’altro che riguarda tale misura, entrata in vigore lo scorso 21 marzo 2022 nel novero del Decreto Energia ter. Infatti l’Esecutivo Draghi ha ufficialmente prorogato questa misura che taglia i prezzi di benzina e gasolio di 30 centesimi al litro, tra i 25 cents effettivi di taglio delle accise e 5 cents al litro in qualità di IVA.

La misura per contrastare i rincari dei prezzi di benzina e gasolio sarebbe dovuta finire il 21 aprile 2022. La proroga introdotta dal Governo però porta la fine di questo intervento straordinario al 2 maggio, in maniera tale da favorire gli spostamenti in occasione delle festività del 25 aprile e del 1° maggio prossimi.

Prezzi benzina, quando finisce il taglio delle accise

Per portare a buon fine questa azione, lo Stato ha fatto affidamento sul sovragettito dell’IVA, come confermato dal Ministero dell’Economia. Ovviamente ci sarà da attendersi una nuova ondata di aumenti, a partire già dal 3 maggio.

Il rischio concreto di rivedere di nuovo i carburanti per oltre la soglia dei due euro al litro è concreto. In tale circostanza ci sarà il bisogno di escogitare delle nuove vie uscita e di trovare delle nuove soluzioni.

Intanto per alcuni professionisti è possibile usufruire del Bonus Benzina 2022, che viene messo a disposizione dalle aziende aderenti e che può essere usato pure come credito di imposta cedibile o per il pagamento delle tasse.

Benzina e diesel di nuovo alle stelle un guaio per l’economia

Di certo c’è che, senza il taglio delle accise, che comunque non ha portato in dote con sé un abbassamento sperato degli esborsi per fare rifornimento (la media raggiunta con tale misura era di 1,75 euro al litro, un prezzo comunque molto alto) si rischierà una nuova situazione di stallo e di vera crisi di tutta l’economia italiana.

Infatti i carburanti sono indispensabili sia per condurre le materie prime nei centri di produzione che per condurre i beni fatti e finiti nei punti vendita all’ingrosso ed al dettaglio.

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