Colpi in banca, le più famose rapine da film avvenute per davvero

Quali sono i colpi in banca entrati nella leggenda e che meriterebbero una trasposizione al cinema. C’è anche un italiano tra gli autori di uno dei furti più clamorosi che si ricordino.

Una pistola e dei dollari
Una pistola e dei dollari (Pixabay)

Colpi in banca, accostare la cosa alle opere di finzione fa pensare subito a “La Casa di Carta”. E sono tanti altri gli esempi in ambito di film e fiction che possiamo fare. Come ad esempio la trilogia degli Oceans, con George Clooney, Brad Pitt, Andy Garcia e Matt Damon.

Impossibile poi non pensare a Diabolik, personaggio tutto italiano e protagonista della omonima serie a fumetti ormai storica. Sappiate però che ci sono dei colpi in banca a dir poco grandiosi per via della loro audacia, avvenuti nella realtà.

E dei ladri non si è più saputo nulla. Cominciamo da quanto avvenuto il 26 novembre 1983, quando alla Brink’s-Mat sei malviventi misero in atto un piano che fruttò loro la bellezza di 26 milioni di lingotti d’oro. Per il corrispettivo di 105 milioni di euro.

Colpi in banca, alcuni sono da film

Si trattava di una banda composta da dieci persone, e di queste solo in due finirono in manette. Del resto, come anche della refurtiva, non vi è mai stata alcuna traccia. Ed ancora, ad agosto del 2005 sei malviventi rapinarono il Banco Central do Brasil e fecero loro oltre 62 milioni di euro.

Tutti loro si spacciarono per architetti paesaggisti. Impiegarono cento giorni per scavare un tunnel lungo quasi ottanta metri per raggiungere il caveau della banca e fare man bassa di tutto quello che riuscirono ad arraffare.

Sempre nel 2006, ma nel mese di febbraio, alla Securitas di Londra, dei violenti rapinatori attuarono uno dei colpi in banca più controversi mai avvenuti, con tanto di ostaggi, una ventina circa. Però in quel caso le forze dell’ordine finirono con l’arrestare quasi quaranta persone ed a recuperare anche una piccola parte della refurtiva.

L’italiano che saccheggiò una banca inglese

Infine, sempre a Londra, un italiano svaligiò una filiale tra le più importanti della Knightsbridge. Lui era un certo Valerio Viccei, che era ricercato nel nostro Paese per avere compiuto una cinquantina di rapine a mano armata. Assieme ad un complice – nientemeno che l’amministratore delegato della filiale stessa – Viccei riuscì a portare via il corrispettivo di quasi 220 milioni di euro, stando al cambio attuale.

Il tutto dopo essersi spacciato per un cliente. Ma fu catturato dopo un periodo di latitanza in America del Sud. Viccei era tornato in Inghilterra per recuperare la sua Ferrari Testarossa quando venne intercettato dalla polizia inglese. Alla fine divenne anche amico del coordinatore dell’operazione che lo fece finire in galera.

Noto per essere un incallito playboy, l’italiano scontò la pena inizialmente sull’Isola di Wigh, per poi essere estradato in Italia a Pescara. Qui Viccei ebbe molti permessi e fu anche messo a capo di una agenzia di traduzioni. Morì il 19 aprile 2000, proprio nel giorno della sua scarcerazione, in seguito ad uno scontro a fuoco con la polizia. Aveva 45 anni.

Quali sono i colpi più eccezionali di tutti i tempo

Nel 1976 a Beirut ecco un altro incredibile colpo tale da sembrare la sceneggiatura di un film. Il luogo del delitto fu la British Bank of the Middle East, in Libano, in piena guerra civile.

In quattro giorni i rapinatori furono capaci di portare via, del tutto indisturbati e complici della pesante tensione politica che aleggiava nello Stato mediorientale, quelli che oggi risulterebbero essere ben 188 milioni di euro.

E per finire, in Iraq, a giugno del 2014, i miliziani dello Stato islamico saccheggiarono la Banca Centrale portandosi via 429 milioni di dollari. Anche in quel caso approfittando della situazione di instabilità del Paese. Questa, il colpo di Viccei e quello del Banco do Brasil sono considerati i colpi in bianca più eclatanti di sempre.

Impostazioni privacy