Riforma reclutamento insegnanti: le materie che saranno a numero chiuso

D’ora in poi per diventare insegnanti si potrà accedere ad un percorso abilitante. Una riforma che ha fatto storcere il naso ad alcuni partiti che hanno richiesto delle modifiche. Andiamo a scoprire nel dettaglio in cosa consiste la riforma e quali sono le materie che prevedono la selezione a numero chiuso.

riforma insegnanti
(Pixabay)

Con la nuova riforma, l’accesso per accedere al percorso abilitante e diventare insegnanti di secondaria di primo e secondo grado, medie e superiore diventerà a numero chiuso.  

Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio in cosa consiste la nuova riforma. 

Riforma reclutamento insegnanti: in cosa consiste e quali materie sono a numero chiuso

riforma insegnanti
(Pixabay)

La nuova riforma introduce corsi per conseguire 60 crediti formativi universitari con tanto di prova finale. Finito il percorso, si può ottenere l’abilitazione che consente di accedere al concorso per diventare di ruolo.  

Stiamo parlando di corsi abilitanti con cadenza triennale, anche se per alcune classi è previsto il numero programmato che rende più difficile l’accesso.  

Il decreto sul reclutamento dovrà passare anche per il parlamento e, qui, potrebbero esserci anche delle modifiche che non ci aspettiamo.

Per quanto riguarda i requisiti, oltre alla laurea, bisogna ottenere anche altri 60 CFU in materie antro-psico-pedagogiche e digitali (tirocinio o prova finale).  

Tornando, invece, alla probabilità che diventino a numero chiuso alcuni corsi di formazione, si tratta di un’eventualità che riguarda soprattutto la materia di diritto ed economica. Non sarebbe previsto il numero chiuso, dunque, per le categorie dove c’è più bisogno (lettere e matematica). 

Nel frattempo, però, le polemiche non mancano. Tra le tante voci di protesta anche quella di Loredana De Petris: “Il decreto approvato dal governo sulla riforma per abilitazione e assunzioni docenti, incentivi di stipendio legati alla formazione presenta numerose criticità e va assolutamente corretto”. 

Al contrario, partiti come Italia Viva e Forza Italia hanno supportato la riforma Bianchi. Come andrà a finire allora? Quali saranno le decisione prese?

Non ci resta che attendere per scoprire come si evolveranno le cose nelle prossime settimane. La situazione non è semplice e, quasi sicuramente, ci potrebbero essere delle modifiche per mettere d’accordo un po’ tutti i partiti politici.  

 

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